Sfonda l’auto dei militari col trattore per vendetta
I carabinieri gli avevano ritirato la patente per guida in stato d’ebbrezza Il giudice ha dissequestrato il mezzo agricolo: «Ma lo utilizzi solo per lavorare»
PLOAGHE. Quella denuncia per guida in stato d’ebbrezza gli aveva proprio tolto il sonno. Un «affronto», quello dei carabinieri della stazione di Ploaghe, che non poteva passare impunito.
Così Roberto Masala, un allevatore di Ploaghe di 35 anni, incensurato, una volta rientrato a casa a piedi in compagnia di un parente, ci ha pensato un po’ su, poi ha deciso di farsi giustizia. Due ore dopo il controllo dei militari, finito con il ritiro della patente, è andato in campagna, è salito sul trattore e si è diretto verso la caserma per risolvere la questione a modo suo. Una volta arrivato in via Padre Nicolò, l’allevatore ha preso la rincorsa e si è scagliato con il suo mezzo agricolo contro la Subaru Forester dell’Arma. L’auto di servizio è stata pesantemente danneggiata, ma a Masala non è bastato. Il frastuono ha fatto accorrere per strada i carabinieri. Ma quando l’allevatore se li è trovati davanti, invece di fermarsi, ha tentato di prendere la rincorsa per colpire l'auto un’altra volta. Bloccato con difficoltà, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di danneggiamento aggravato e resistenza. In caserma c’è voluto un po’ per ricondurlo alla ragione. Alla fine è crollato e si è fatto una bella dormita in camera di sicurezza. Ieri mattina, smaltita la sbronza, è stato accompagnato in tribunale. Difeso dall’avvocato Pasqualino Federici, si è presentato timidamente davanti al giudice Carla Altieri, alla quale non ha però saputo spiegare i motivi del suo gesto. Il giudice, vista l’incensuratezza, è stata clemente: arresto convalidato, obbligo di dimora a Ploaghe e divieto di uscire di casa dopo le 20. Il trattore, sequestrato dai carabinieri, gli è stato restituito per consentirgli di continuare a lavorare in campagna. «Ma lo utilizzi solo per lavorare» si è raccomandata il giudice.
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