La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso, celebrazioni per ricordare don Piras

Sorso, celebrazioni per ricordare don Piras

Il frate scomparso un anno fa fondò la parrocchia di Santa Monica. Messa del vescovo Paolo Atzei

22 ottobre 2013
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SORSO. È un concerto di utensili e scale a forbice quello che si apprezza entrando nella chiesa di Santa Monica alla vigilia di uno dei giorni più importanti per i fedeli. Il “buongiorno” è dato dai grandi preparativi per le celebrazioni di oggi, quando verrà ricordato, nell’anniversario della scomparsa, don Giuseppe Piras, uno dei padri spirituali della comunità, fondatore di una delle parrocchie di Sorso. Significativamente, il ricordo di don Piras cade in concomitanza con i festeggiamenti in onore del Beato Giovanni Paolo II.

Il sacerdote sorsense, venuto a mancare fra la notte di lunedì 22 e martedì 23 ottobre 2012 all'età di 90 anni, verrà ricordato fra le mura della chiesa che lui stesso ha voluto, frutto di una missione di vita che ha potuto vedere realizzata prima di lasciare per sempre i propri fedeli. L’architetto Fois, che curò la progettazione dell’opera, morì senza poterne mai vedere il risultato finale.

Alle celebrazioni di domani si attendono centinaia di fedeli, come quelli che un anno fa occuparono ogni angolo della chiesa, quando l’allora monsignor Salvatore Isgrò celebrò i funerali dell’umile servo di Santa Monica.

Il frate di Sorso e il Papa innovatore, un parallelo offerto ai fedeli dal caso. Una coincidenza che fa ben sperare, accomunando il cordoglio per la scomparsa di una figura importante come don Piras al futuro di una ventina di adolescenti – suoi stessi battezzati – impegnati oggi nell’associazione “Beato Giovanni Paolo II”.

Don Piras, che a 11 anni partì da Sorso per seguire l’Ordine del Carmelo, vivendo le fasi della seconda guerra mondiale fra Roma, Perugia e altre località d’Italia, in seguito tornò nella sua amata Sardegna. Soprannominava tutti “Angeli del Paradiso”, con una delicatezza e sensibilità che può comprendere chi ha avuto modo di conoscerlo.

Fondò la parrocchia di Santa Monica in un garage di via Puggioni alla fine degli anni ’80 con molta fatica. Artista e pittore, ha più volte organizzato vendite di beneficenza dei suoi acquerelli con il solo fine di mettere in fila i mattoni della nuova chiesa. Ci riuscì: fu benedetta, consacrata e aperta al pubblico, il 17 aprile del 2004. Una soddisfazione senza limiti per chi come lui ne aveva fatto una ragione di vita. Don Nicola Carta ha preso il suo posto come parroco dall’ottobre del 2006. Poi il peggioramento delle condizioni di salute e un anno fa la scomparsa. Oggi alle ore 18:00, sarà celebrata la Messa Solenne da monsignor Paolo Atzei, alle 19.30 la processione per le vie della città. (s.sa.)

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