La Protezione civile: gli sfollati dell’alluvione calano a 636
Il numero maggiore si registra a Olbia (196 persone), Torpè (150) e Uras (113)
OLBIA. Cala il numero degli sfollati a causa della devastazione provocata nove giorni fa da ciclone Cleopatra. In base alle ultime verifiche effettuate costantemente dai Comuni, ora sono 636 (dei quali 419 autonomi ospitati in abitazioni private e 217 assistiti in strutture di accoglienza). I dati sono stati diffudi dalla sala operativa della Protezione civile.
Nel dettaglio le persone sfollate sono dislocate a Posada (9 assistite), Galtellì (2 autonome), Bitti (29 autonome), Torpè (2 assistite, 148 autonome), Solarussa (39 autonome), Terralba (50 autonome), Uras (113 autonome), Arzachena (7 assistite, 30 autonome), Olbia (196 assistite) San Gavino Monreale (2 assistite, 3 autonome), Sanluri (1 assistita, 5 autonome).
Dalla Protezione Civile regionale fanno sapere inoltre che sono ancora attivi i Centri operativi comunali di Posada, Galtellì, Dorgali, Orosei, Irgoli, Nuoro, Siniscola, Onanì, Bitti e Torpè. Si tratta delle strutture attivate dal sindaco per la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione.
Riguardo alle forze in campo questo il punto: 164 volontari, 161 operatori Ente Foreste, 22 operatori Corpo forestale, 158 Vigili del Fuoco.