La Nuova Sardegna

Sassari

Titti Pinna-bis, il Riesame rigetta il ricorso

Titti Pinna-bis, il Riesame rigetta il ricorso

Punto a favore dell’accusa, i due allevatori arrestati a Bonorva e Giave restano in carcere a Oristano

10 dicembre 2013
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il Tribunale del Riesame di Cagliari ha rigettato ieri il ricorso presentato dagli avvocati difensori di Mimmiu Manca e Antonio Faedda, i due allevatori arrestati da polizia e carabinieri all’alba del 19 novembre negli sviluppi dell’inchiesta-bis per il sequestro di Titti Pinna, avvenuto a Bonorva il 19 settembre del 2006 e tornato in libertà dopo otto mesi.

I legali dei due indagati - Lorenzo Galisai e Gian Marco Mura - avevano discusso per oltre un’ora le parti considerate «critiche» dell’ordinanza di 160 pagine e avevano concluso con la richiesta della scarcerazione dei due arrestati e, in subordine, con l’attenuazione della misura cautelare. Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, il procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari Gilberto Ganassi, invece, aveva chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere.

La decisione del Riesame è un punto a favore dell’accusa che ha costruito un castello indiziario durante una lunga attività di indagine, nel corso della quale sono state prese in considerazione anche le dichiarazioni di un testimone, incrociate con una serie di riscontri formali. A cominciare da un furgone aziendale utilizzato il giorno del rapimento di Titti Pinna da Mimmiu Manca, e poi riportato in serata al titolare dell’impresa edile a Nulvi (l’allevatore si era poi fatto venire a prendere da un nipote), per poi passare ai tracciati telefonici che - esaminati con gli orari - avrebbero consentito di formulare l’accusa nei confronti di Mimmiu Manca e Antonio Faedda. Il primo arrestato a Bonorva e il secondo a Giave. In particolare, l’inchiesta-bis per il sequestro dell’allevatore di Bonorva (ci sono due persone di Sedilo già condannate: Salvatore Atzas a 30 anni in via definitiva, e Natalino Barranca a 17, dalla corte d’assise di Cagliari nel processo di secondo grado-bis) avrebbe permesso di stabilire che Mimmiu Manca e Antonio Faedda avrebbero fatto parte del gruppo di prelievo che - nel pomeriggio del 19 settembre 2006 - aveva portato via Titti Pinna dalla sua azienda di Monti Frusciu per trasportarlo fino alla tappa intermedia dell’ovile di Lochele, in uso a Salvatore Atzas.

Dalle indagini l’indicazione che il sequestro sarebbe stato deciso a Bonorva, nel corso di uno spuntino al quale avevano preso parte anche Atzas e i due allevatori arrestati, insieme ad altri amici.

Nell’inchiesta compare anche una donna, Francesca Sanna di Macomer, che è stata denunciata in stato di libertà. E’ ritenuta la persona che il 26 settembre 2006 si era presentata al passaggio a livello di Mulargia per recuperare i banditi che avevano un incontro con padre Pinuccio Solinas, il frate che si stava adoperando per la liberazione dell’ostaggio. (g.b.)

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative