La Nuova Sardegna

Sassari

Montella: sogno una città universitaria

di Gabriella Grimaldi
Montella: sogno una città universitaria

Il direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche, candidato alla carica di rettore, espone i punti del suo programma

3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Quattro mandati di seguito come direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche, gli studi a Sassari («questa è la mia università») ma anche le esperienze all’estero e i master per manager della sanità lo hanno convinto a candidarsi alla carica di rettore che sarà rinnovata con le votazioni del 17 giugno. «Penso siano caratteristiche importanti – dice Andrea Montella, docente di anatomia umana, 55 anni di La Maddalena – ma ci vuole anche capacità di ascolto, soprattutto nei confronti degli studenti, che devono sempre rimanere al centro di ogni progetto di rinascita del nostro ateneo».

E infatti nelle quaranta pagine di programma molto spazio è dedicato al ruolo degli studenti nell’università, dall’accoglienza alla riforma della didattica: «Abbiamo bisogno di rivedere i corsi seguendo le richieste degli studenti, da una parte, e quelle del territorio dall’altra, per rendere i titoli spendibili nel mercato del lavoro agevolando l’ingresso in settori come il turismo e la cultura».

Ma Montella parla anche di potenziamento della docenza ai fini del miglioramento della qualità della formazione in modo che sia ancora più orientata verso l’internazionalizzazione, di revisione delle scuole di specializzazione, dei dottorati di ricerca e dei master e dell’ulteriore qualificazione dell’organizzazione amministrativa relativamente alla didattica. Restano naturalmente nodi fondamentali da risolvere come l’abbandono universitario, la scarsa regolarità del corso di studi, un orientamento tutto da rivedere e gli scarsi sbocchi occupazionali. Tutte criticità che Montella sottolinea di voler affrontare immediatamente, se i colleghi gli daranno fiducia. «Sia chiaro, non è tutto da buttare, nel nostro ateneo – continua il professore –, ci sono anche punti di forza che bisognerà incrementare, a partire dalla mobilità studentesca che è già molto buona. Ma è necessario concentrarsi sulla mobilità dei docenti». Altro punto “caldo” del programma è la ricerca, la sua qualità e le sue prospettive. «Non si può ignorare il rischio che i tagli alle risorse possano penalizzare il ruolo della ricerca ma la scommessa può essere quella di creare un contatto molto più stretto con il tessuto economico».

A questo proposito c’è da chiedersi quale debba essere il ruolo dell’università riguardo ai temi ambientali, alle bonifiche industriali e ai progetti sulla chimica verde. «L’università ha già allestito gruppi di ricerca relativi all’ambiente – dice Montella – e credo che abbia già dimostrato interesse e presenza qualificata in questo importantissimo dibattito. Soprattutto ci si è concentrati sugli effetti che l’inquinamento provoca sulla salute umana. Ma tutti i dipartimenti, da quello di Agraria a quello di Economia sono fortemente impegnati per dare una valutazione concreta su quelli che saranno i passi fondamentali verso il futuro».

E, sempre a proposito di ambiente, il direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche pensa al risparmio energetico come cavallo di battaglia dell’università a partire dalle stesse strutture di ateneo che dovranno essere rese indipendenti dal punto di vista economico. Infine un accenno al ruolo dell’università nel contesto urbano. «Intendo impegnarmi perché Sassari diventi davvero città universitaria, una città a misura di studente, in cui il governo locale, con le sue scelte operative, tenda a privilegiare la coesione sociale, la diffusione e la disponibilità alla conoscenza, la creatività, la libertà, la qualità dell'ambiente naturale e culturale». Un obiettivo che Montella conta di perseguire da rettore: «Penso di arrivare al ballottaggio. Io ce la metterò tutta, per il resto sono nelle mani dei miei colleghi».

Primo piano
La morte

Cade dagli scogli durante una passeggiata con la moglie e muore

di Nicola Nieddu
Le nostre iniziative