Al via i lavori di restauro della fonte monumentale
Nughedu San Nicolò, un’opera del valore di 35mila euro
Hanno preso il via nei giorni scorsi i lavori di restauro conservativo della fonte monumentale sita in piazza Marconi, nel pieno centro di Nughedu: un’opera del valore di 35mila euro finanziata con i Fondi della Montagna annualità 2013. Costruita nel 1880 da Tommaso Girotti, in quel momento storico la fontana ha rappresentato per Nughedu il simbolo di un periodo di intense trasformazioni urbane e di importanti interventi nel campo delle opere pubbliche, che collocarono il piccolo paese del Logudoro ai primi posti in Sardegna come dotazione di infrastrutture. Basti pensare alla realizzazione delle prime condotte idriche e fognarie, all’incanalamento del Rio dei Mulini, che tagliava in due il centro abitato, sul quale fu realizzato l’attuale corso Umberto, l’ampliamento del nuovo cimitero con il portale monumentale, la realizzazione del lavatoio comunale con l’abbeveratoio e della strada carrabile che collegava il centro abitato con Ozieri. «La fonte monumentale - spiega il sindaco di Nughedu Dario Fenu - costituisce un interessante esempio di architettura civile. La sua pianta - continua il primo cittadino - è perfettamente quadrata e riflette nelle sue proporzioni e nella grazia delle decorazioni un uso sapiente della manualistica architettonica. Un segno di progresso per quei tempi fu la struttura architettonica a tempietto della fontana con copertura a piramide, cornice aggettante e mondanità impostata su costoloni con capitello in pietra a vista a coronamento della balaustrata, interrotta da una sorta di antefisse angolari. Su ognuno dei quattro fronti - dice ancora Dario Fenu - è possibile vedere un mascherone in marmo statutario bianco su cui sono innestate le cannelle. Il fronte verso la piazza ospita un edicola inserita sul coronamento lapideo ed entro la quale viene conservato un simulacro della vergine Maria. Sul lato orientale del monumento è situata una finestrella di accesso protetta da una grata in ferro battuto, riccamente decorata. La copertura piramidale, sormontata in custode da una sfera lapidea, è rivestita con una scacchiera di mattonelle di cemento bianche e rosse». Grazie a un accurato restauro ora la fontana tornerà a mostrare la sua bellezza originaria e sarà restituita alla visione dei visitatori e dei cittadini in tutto il suo splendore. Un progetto senza dubbio molto qualificante per il paese e che rientra nell’ambito del percorso per il recupero e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale che l’amministrazione ha programmato per l’annualità 2014 e 2015 e che prevede anche un intervento di recupero della strada di collegamento alla chiesa di Sant’Antonio Abate, progetto finanziato con fondi del Gal del Logudoro e Goceano del valore di circa 700 mila euro. (b.m.)