“Ajò comare ajò”, passeggiata a Bonorva
Per la festa di San Simeone, il comitato ha organizzato un’escursione tra i siti archeologici
BONORVA. Il comitato dei festeggiamenti in onore di San Simeone, presieduto da Mario Ladu, è da qualche tempo all’opera per organizzare una serie d’iniziative culturali e gastronomiche, che ben si collegano con la riscoperta di un territorio ricchissimo di emergenze archeologiche e siti di particolare interesse storico e monumentale. Fra le tante proposte che faranno da cornice alla manifestazione principale, che sarà celebrata in forma solenne alla fine di luglio, è da segnalare la passeggiata intitolata “Ajò comare ajò”, prevista per domenica 1° giugno, a partire dalle 10, lungo un percorso enogastromico che si snoderà, per circa due chilometri, fra le campagne di “Su Monte ‘e Fora”, da percorrere a piedi lungo i vecchi sentieri e le strade di epoca romana che, in particolare in località “Mura Cariasa”, camminano lungo le tombe dei giganti ed i recinti megalitici, fino alla chiesa rupestre di San Simeone. Lungo il percorso sono previste alcune postazioni, nei locali di Dionigi Soma, Tonio Picconi, Franco Soma e Tore Angius (noto Pischittu), dove si potrà consumare un pranzo preparato con prodotti tipici locali e comprendente antipasti misti di terra, primi piatti con gnocchetti e “pane a fittas”, secondi di carne, frutta di stagione e del buon vino. La quota di partecipazione è di 15 euro a persona, esclusi i piccoli fino a 5 anni mentre quelli fino a 12 anni pagheranno solo 5 euro.
Alla passeggiata può partecipare chiunque, con prenotazione, entro il 26 maggio prossimo, da Franco Soma o Giuseppe Sogos. Altre informazioni si potranno ottenere telefonando al 3451796077. I giovani componenti del comitato, con la manifestazione ed il loro impegno generoso, intendono uscire dai soliti canoni esclusivamente festaioli per offrire anche momenti culturali importanti con le ricchezze del teritorio. Un patrimonio nel quale si perpetua la memoria di un pezzo della storia del paese scritta, dal 1350 al 1380 circa, sulla cima dell’altopiano della Campeda che si affaccia, sulla vallata di Semestene verso Bonorva. Una posizione ritenuta ideale, in periodo punico, per costruirvi un piccolo paese-fortezza dal quale controllare un passo obbligato verso il Sud della Sardegna e nella quale, quasi a significare una scelta di locazione definitiva, fu eretto, intorno al 1354, un Santuario dedicato a San Simeone, un vescovo orientale. Gli abitanti vi rimasero però solo una trentina d’anni poiché scoppiò la peste e preferirono ritornare a valle. Ancora oggi sull’altopiano è leggibile, nei numerosi resti delle abitazioni e del Santuario, che saranno visitati durante la passeggiata del 1° giugno, l’antica esistenza del piccolo centro agricolo nel quale Bonorva ebbe uno dei primi insediamenti, prima di scendere a valle per costruire definitivamente l’attuale centro abitato. (e.m.)