La Nuova Sardegna

Sassari

l’ultimo mistero del carcere “lager”

Un processo di cui si occupa anche “Un giorno in pretura”

SASSARI. La morte di Erittu è uno dei misteri che ancora si cela tra le mura ingiallite di San Sebastiano. A luglio dell’anno scorso è stato completato il definitivo trasferimento dei detenuti dall’is...

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SASSARI. La morte di Erittu è uno dei misteri che ancora si cela tra le mura ingiallite di San Sebastiano. A luglio dell’anno scorso è stato completato il definitivo trasferimento dei detenuti dall’istituto penitenziario di via Roma alla nuova struttura di Bancali. Nel carcere “lager” – come da molti è stato ribattezzato – Marco Erittu ha vissuto i suoi ultimi giorni di vita. Li ha vissuti male, in preda all’angoscia, col terrore di esser fatto fuori da un momento all’altro. Una vicenda molto complessa quella che ruota intorno alla sua morte, al movente dell’eventuale omicidio e all’intreccio di responsabilità tra gli operatori del carcere.

Anche per questo la requisitoria del pubblico ministero si sta protraendo a lungo: la ricostruzione di Porcheddu è minuziosa, il quadro ambientale che ha circondato questo giallo è ricco di sfumature che, per essere elencate e spiegate, richiedono tempo. Un caso che ha richiamato l’attenzione dei media nazionali: tutte le udienze sono infatti registrate dalle telecamere del programma di Rai 3 “Un giorno in pretura”. (na.co.)

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