La Nuova Sardegna

Sassari

Decine di alberi sacrificati per la plastica: no unanime

di Gianni Bazzoni
Decine di alberi sacrificati per la plastica: no unanime

Sassari, la provocazione del gruppo di Aliment(e)azione svela l’anima verde della città. Piante nastrate e l’annuncio dell’abbattimento il 2 giugno: raffica di proteste

01 giugno 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Alberi impacchettati con nastro adesivo e la scritta - bene in vista - che ha fatto drizzare le antenne a centinaia di passanti: «Albero selezionato per produrre plastica di qualità. Verrà abbattuto entro il 2 giugno», come se fosse dannoso per la città. Decine di chiamate da parte di persone indignate, proteste a raffica di coloro che si sono detti pronti a incatenarsi agli alberi minacciati da misteriose motoseghe. Tutto è durato lo spazio di qualche ora, il tempo di capire che in realtà si trattava di una provocazione, una performance denominata «Paccorporation» e messa in atto dal collettivo artistico Aliment(e)azione di Sassari, non nuovo a iniziative del genere.

L’obiettivo, comunque, è stato centrato: sensibilizzare il maggior numero di persone sui temi dell’ambiente e dell’importanza di preservare il verde pubblico. In tanti hanno tirato un sospiro di sollievo, ma a metà mattina l’indignazione per quello che era stato “sospettato” come l’assalto dell’ennesima multinazionale di turno, era ancora viva tra i passanti e i residenti nelle zone dove gli alberi sono stati nastrati (in particolare in viale Umberto).

E se doveva essere un test sulla sensibilità dei sassaresi, si può dire che la prova è stata superata con ottimi risultati: nessuno ha approvato il sacrificio degli alberi per “generare” plastica di qualità e l’iniziativa può essere considerata anche come una sorta di referendum estemporaneo che non lascia spazio ad alcun dubbio: la gente sta dalla parte dell’ambiente e non è disposta a sacrificare alberi per trasformarli in plastica. Il blitz di Aliment(e)azione è scattato nel corso della notte, con decine di alberi avvolti con il nastro adesivo sul quale era ben visibile la sigla “Pac” e il messaggio di condanna a morte per le piante: data di esecuzione il 2 giugno 2014. Già in passato - in particolare nel mese di luglio di due anni fa - il gruppo artistico aveva attuato una provocazione simile a Cuneo in occasione dell’inaugurazione della rassegna contemporanea «Zooart». Anche in quella occasione, gli artisti si dichiararono soddisfatti perché ci fu una forte reazione da parte dei cittadini.

Il gruppo artistico Aliment(e)azione aveva lanciato nel 2011«Street Art», un progetto artistico complesso, con diversi appuntamenti mirati ad accrescere il patrimonio culturale di Sassari e portare gli abitanti a maturare una maggiore consapevolezza dello spazio urbano. Una settimana per fare parlare i muri (come a Orgosolo 50 anni prima) di arte, cultura e vita quotidiana. Nel 2009 Aliment(e)azione ha fondato l’associazione Acme che, appunto, promuove e diffonde l’arte e la cultura contemporanea nelle sue molteplici manifestazioni. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative