«No ai tagli governativi sulle autorità portuali»
SASSARI. «Esponiamo al governo un milione e 700mila motivi per non sopprimere l'Autorità portuale del Nord Sardegna, ovvero 70mila in più dell'anno scorso, perché altrettanti sono i passeggeri che...
SASSARI. «Esponiamo al governo un milione e 700mila motivi per non sopprimere l'Autorità portuale del Nord Sardegna, ovvero 70mila in più dell'anno scorso, perché altrettanti sono i passeggeri che nei primi sette mesi del 2014 hanno transitato per gli scali portuali in questione». Sono parole di Antonello Peru, vicepresidente del consiglio regionale. Che aggiunge: «Pur essendo favorevoli in linea di principio alla revisione della spesa pubblica siamo fortemente contrari a situazioni, come questa in cui il risparmio diventa invece il pretesto per un progressivo ritiro dello Stato dal territorio. Si riducano pure le spese - continua Peru - ma non si intacchi un presidio indispensabile per garantire al Nord Sardegna un'azione dedicata ad aree strategiche: l’eventuale chiusura e lo spostamento delle funzioni a Cagliari sarebbe una pessima scelta centralista con pesanti conseguenze sul piano dello sviluppo. Se il governo dovesse proseguire in tale direzione - osserva Peru- si assumerebbe la gravissima responsabilità di un colpo di spugna non solo sui risultati, ma anche sulle prospettive, sulle speranze del Nord Sardegna: chiediamo alla giunta regionale di non attendere passivamente le decisioni romane e di esercitare la dovuta pressione nei confronti dell'esecutivo nazionale». Peru sottolinea come alla crescita dei numeri del Nord Sardegna un contributo importante giunga da Porto Torres, che ha registrato in questi primi sette mesi un incremento dell'11,5%. «Tali dati richiedono la massima attenzione e un riequilibrio di una politica spesso sbilanciata a favore degli altri scali. Il Nord Sardegna e l'isola tutta possono risollevarsi solo se tutti i territori insieme saranno posti nelle condizioni di esprimere il loro potenziale».