La Nuova Sardegna

Sassari

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Castello aragonese: c’è anche il mistero della finestra

di Alessandro Ponzeletti
Castello aragonese: c’è anche il mistero della finestra

Nessuno storico ne fa menzione ma appare in un disegno di Alfonso Garovaglio, viaggiatore e archeologo, e una bifora si scorge in un’altra immagine di Giuseppe Cominotti

30 novembre 2014
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Studiosi e cultori della storia di Sassari hanno presente la finestra di piazza Azuni, la monumentale opera scultorea che abbelliva fino alla fine dell’Ottocento ciò che probabilmente avanzava di una cinquecentesca Casa Marongiu: sarà l’argomento di un prossimo Memento.

Oggi vorrei porre l’attenzione su quella che fu probabilmente un’altra bella finestra, altrettanto monumentale, ma di cui non si hanno che un piccolo disegno fatto velocemente da un viaggiatore, un minuscolo accenno sempre in disegno fatto da Giuseppe Cominotti nel settembre 1823 e infine, indirettamente, la planimetria eseguita a metà Ottocento dal Genio Militare.

Mi riferisco al particolare cerchiato in rosso a sinistra della foto: è un disegno di Alfonso Garovaglio (Cantù 5 settembre 1820 – Milano 28 febbraio 1905), viaggiatore, archeologo e collezionista che visitò più volte la Sardegna tra il 1862 e il 1872. Si vede una struttura composta a mo’ di bifora, murata poiché al suo interno si vedono degli scudi in pietra (uno per parte) oltre a un’altra terna di scudi nel davanzale.

Questa finestra era posta nella torre meridionale del castello. Nel disegno, in secondo piano, è raffigurato sul colle il convento dei Cappuccini visto di lato e la finestra forse un tempo illuminò, quand’era aperta, la camera quadrata che occupava il primo piano della torre (come appare chiaro dalla planimetria del Genio Militare). Enrico Costa non fece mai nessuna menzione di questa finestra, né alcuna immagine fotografica la riprese, però nel disegno di Cominotti del settembre 1823, raffigurante la città vista da ponente, alla base della torre (ingrandendo il disegno) si scorge qualcosa.

Ma se non appare in alcuna foto (o nemmeno nel disegno di Don Simone Manca del castello) che sia stata una fantasia di Cominotti e Garovaglio? O fu invece semplicemente dimenticata? Resta onestamente un bel mistero, un’altra lacuna nella storia di Sassari, che di generazione in generazione prosegue a perdere pezzi della propria storia.

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