La Nuova Sardegna

SASSARI. Due episodi ravvicinati, in uno dei quali è rimasto ferito un carabiniere libero dal servizio che era intervenuto per bloccare e disarmare un giovane completamente ubriaco che minacciava le persone con un collo di bottiglia. Quanto basta per il questore Pasquale Errico per disporre la chiusura della discoteca «Touch», in via Carlo Felice.

Il provvedimento - che ordina la chiusura del locale per 30 giorni - è già stato notificato ed è esecutivo. Già in passato la discoteca era stata al centro di diverse contestazioni di carattere amministrativo che avevano avuto come conseguenza la chiusura temporanea. Gli ultimi fatti hanno indotto il questore ad adottare provvedimenti più incisivi, come quello previsto dall’articolo 100 del testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza.

La prima vicenda ha riguardato, appunto, un ubriaco che aveva seminato il panico armato di un collo di bottiglia e solo il pronto intervento di un carabiniere libero dal servizio (che era anche rimasto ferito a una mano). L’uomo - che ha diversi precedenti ed è stato già denunciato in stato di libertà dai carabinieri - era stato allontanato dalla discoteca a causa del suo comportamento scorretto. E stava cercando di rientrare con la forza.

Il secondo episodio, invece, è stato accertato nella fase successiva delle indagini e riguarda una rissa che aveva coinvolto alcuni giovani che si trovavano dentro la discoteca e che avevano continuato a fronteggiarsi anche all’esterno.

Su questo secondo fatto sono ancora in corso le indagini per identificare tutti i partecipanti allo scontro e stabilire le eventuali responsabilità.

Intanto, il «Touch»» per ora resta chiuso per un mese. E si è appreso che il questore sta valutando altre analoghe situazioni che si sono verificate nel territorio provinciale.

Nel frattempo, due giorni fa, gli uomini del servizio operativo speciale della polizia municipale di Sassari hanno eseguito il dissequestro del circolo “I fuori corso” di via Maddalena. Il locale era stato chiuso, su disposizione della Procura della Repubblica, lo scorso 25 aprile per violazione dell’articolo 659 del codice penale (disturbo del riposo delle persone). Alcuni residenti della zona si erano lamentati per la musica e il chiasso e così erano partiti i controlli della polizia locale che aveva accertato l’alto volume della musica. Da qui il sequestro del circolo. I gestori avevano subito dopo presentato un’istanza al tribunale della libertà impugnando la misura, il giudice ha ritenuto eccessivo il sequestro dell’immobile sostenendo che fosse sufficiente quello dell’impianto audio. La polizia municipale venerdì ha eseguito il provvedimento e ora i gestori del locale stanno preparando tutto per la riapertura.