La Nuova Sardegna

Sassari

Aou contro Tedde «Nomine regolari»

Aou contro Tedde «Nomine regolari»

L’Azienda ospedaliera replica al consigliere regionale di Fi Difesa la scelta di Manzoni a responsabile anticorruzione

05 agosto 2015
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SASSARI. «La Azienda ospedaliero universitaria di Sassari non è mai stata priva del responsabile della Prevenzione della corruzione». E ancora: «La nomina a quella carica di Giancarlo Manzoni non viola in alcun modo la legge». Con queste due frasi la direzione aziendale della Aou sassarese replica in sintesi alle accuse mosse dal consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde in merito a presunte «reiterate violazioni» della norma in materia di prevenzione della corruzione. Ma la risposta dell’azienda è ovviamente ben più articolata. E prosegue così: «L’onorevole Tedde - si legge in una nota - non deve aver preso visione del riscontro che questa direzione ha già fornito alla sua precedente interrogazione relativamente alla presunta mancata nomina del responsabile della Prevenzione della corruzione, nella quale peraltro veniva spiegata l’inconsistenza delle sue preoccupazioni, e veniva motivata la nomina di Manzoni secondo le specifiche norme vigenti».

L’Aou ribadisce innanzitutto che le dimissioni presentate dal precedente titolare in data 13 aprile 2015 sono divenute effettive solo al momento della loro accettazione, avvenuta contestualmente alla nomina di Giancarlo Manzoni, il 4 giugno scorso. Tutto regolare, secondo i vertici dell’Aou: «In nessun passaggio la normativa indica infatti che il responsabile della Prevenzione della corruzione debba essere esclusivamente un dirigente». Di più: «La legge 190/2012 che contiene le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione - continuano dall’Aou - dice che, di norma, il responsabile della Prevenzione della corruzione è nominato tra i dirigenti, ma - come chiarisce la circolare 1 del 2013 della presidenza del Consiglio dei ministri - si tratta di un criterio di preferenza. La stessa circolare spiega che la norma consente assolutamente la scelta di motivate soluzioni gestionali differenziate, giustificate dalle specificità organizzative».

L’Aou va anche oltre. «Al fine di fugare ogni dubbio su questa nomina, anche a chi non sia addentro alle norme in materia, si vuole evidenziare che la stessa è conseguente a un’attenta analisi del contesto aziendale, dalla quale si è rilevato che i dirigenti attualmente in servizio svolgono attività ricomprese tra quelle classificate come ad alto e medio rischio nel piano per la prevenzione della corruzione e non sarebbero stati per questo compatibili con l' incarico di responsabile per la Prevenzione della corruzione, appunto secondo le norme».

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