La mappa della prostituzione a Sassari: sesso in strada per pochi euro
Da via Caniga a Predda Niedda, viale Porto Torres e via Amendola
SASSARI. La mappa dei luoghi del sesso a pagamento a Sassari si aggiorna in continuazione. E anche il fenomeno ha un andamento non proprio costante, a seconda dei controlli delle forze dell’ordine: la donne che vendono il proprio corpo ai bordi delle strade scompaiono per qualche giorno, poi riprendono regolarmente le loro posizioni, mentre chi si prostituisce a casa (prevalentemente in vecchie abitazioni del centro storico, con rare eccezioni in qualche zona residenziale) prosegue senza particolari problemi, anche con una clientela “abituale”.
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Le donne di colore stanno prevalentemente a Predda Niedda e nel tratto iniziale di viale Porto Torres, quasi sempre in zone buie. In gran parte sono irregolari e - anche per questo motivo - evitano di denunciare aggressioni, rapine e violenze, a meno che non ci siano conseguenze particolarmente gravi, allora l’intervento dei soccorsi e degli investigatori scatta a prescindere dalla denuncia. Il cliente che si apparta con una prostituta di colore che lavora su strada paga mediamente fra i 30 e i 40 euro.
In via Caniga e nel tratto più avanti di viale Porto Torres, ma anche in via Predda Niedda (nel tratto verso la bretella) e in via Amendola (parte finale verso la strada per Ittiri) ci sono albanesi, romene e di recente hanno fatto la comparsa anche le cinesi che - invece - operano abitualmente in abitazione. Da poco c’è stato uno scontro violento, a colpi di mannaia, tra due connazionali: tragedia evitata solo per puro caso. Tra gli arrivi più recenti, è stata segnalata anche la presenza di qualche baby-prostituta.
In questi casi le tariffe partono dai 50 euro e possono raddoppiare (arrivare anche a 150, in casi particolari) se il cliente ottiene l’appuntamento a casa dopo avere chiamato al telefono.