Un romanzo in versi racconta un duplice omicidio
OZIERI. Sta riscuotendo grande successo, tanto da aver già avuto una prima ristampa, il romanzo-cronaca in versi “Morte nella Perla” dell’ozierese Roberto Canu, che narra il tragico omicidio dei...
OZIERI. Sta riscuotendo grande successo, tanto da aver già avuto una prima ristampa, il romanzo-cronaca in versi “Morte nella Perla” dell’ozierese Roberto Canu, che narra il tragico omicidio dei coniugi Andrea Basoli e Giovanna Maria Cocco di Ozieri del quale oggi 29 settembre ricorre l’85esimo anniversario. Una storia che per tanti anni è stata dimenticata, descritta solo nei versi scritti in quello stesso 1930 dal maestro Francesco Canu. L’idea del libro è nata da questa poesia, “Cantone sarda, cumposta pro s’infame delittu de Otieri”, che l’autore (non parente del poeta) si sentiva recitare dal nonno. Versi che hanno risuonato per anni nella mente di Roberto Canu che ora propone il racconto in versi dell’atroce storia: due coniugi uccisi per un fallito tentativo di furto compiuto da quattro giovani con la complicità (anche se non nel delitto) della domestica dei Basoli. Il tutto è corredato da un’ampia mole di documenti, consultati nell’Archivio di Stato di Sassari. Dall’Archivio Diocesano di Ozieri è poi emersa la notizia che Canu ha definito sorpresa finale: la presenza nella cappella dell’ex seminario, di due busti che avrebbero le fattezze dei due coniugi: forse un omaggio ai Basoli per un lascito che i due, senza figli, devolvettero al seminario. Il condizionale è d’obbligo, perché l’identità dei volti raffigurati non è riportata nei busti né in nessuno dei documenti sinora studiati, ma la corrispondenza quasi perfetta delle fattezze, addirittura dell’abbigliamento, con le fotografie della lapide della tomba dei Basoli, sono un indizio importante. (b.m.)