All’Egea salari in ritardo: differenziata a rischio
Protesta dei lavoratori della società che fa il “porta a porta” Deliperi (Fit Cisl): «È una vergogna, intervenga il sindaco»
VALLEDORIA. A Valledoria, Viddalba e Sedini si rischia la sospensione della raccolta della nettezza urbana porta a porta. Il servizio potrebbe in fatti bloccarsi per protesta se la società Egea di Quartu Sant’Elena, aggiudicatrice del nuovo appalto della differenziata solidi urbani, dovesse continuare a non versare ai propri dipendenti il fondo pensione (che dal 2012 è fermo), il salario alle scadenze prestabilite (non è stato corrisposta la mensilità di agosto), il Tfr, e i rimborsi Irpef maturati in busta paga, nonché a salvaguardare le condizioni di sicurezza sul lavoro. «È vergognoso - dichiara il segretario generale della Fit (Federazione italiana trasporti) Cisl Giuliano Deliperi - che una società come l’Egea continui a vincere gli appalti della raccolta differenziata nella bassa valle del Coghinas, nonostante è risaputo che la stessa da anni continua a non rispettare le norme contrattuali e ad avere dei comportamenti antisindacali nei confronti dei propri dipendenti».
Il segretario della Fit Cisl punta il dito anche verso l’amministrazione comunale di Valledoria rea a suo dire di non tutelare i dipendenti dell’Egea Srl nei modi dovuti e di non prendere decisioni definitive per porre fine a questi annosi disagi ben conosciuti nella Bassa-Valle del Coghinas. «Avevamo una situazione del genere anche nel comune di Teulada - dice il segretario regionale della Fiadel, Sandro Ligia -, ma siamo riusciti a risolvere il problema sostituendo l’amministrazione comunale all’Egea nel pagamento degli stipendi e di tutti gli emolumenti». Ma le cose a Valledoria vanno diversamente perché il Comune in questo caso non intende per il momento sostituirsi alla ditta che ha vinto l’appalto.
«Non siamo certo noi i responsabili del ritardo nei pagamenti dei dipendenti Egea – dichiara il sindaco di Valledoria Tore Terzitta – noi per quanto di nostra competenza stiamo onorando il contratto d’appalto nei confronti della ditta vincitrice. Nei prossimi giorni comunque terremo un tavolo di concertazione con i vertici dell’azienda di Quartu S’Elena per capire meglio la situazione e se un giudice dovesse intervenire noi ovviamente rispetteremo le sue disposizioni».
«Evidentemente a qualcuno va bene così – continua il suo sfogo Giuliano Deliperi – visto che ancora una volta Egea risulta vincitrice del nuovo appalto della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Ci chiediamo come si possa fidare l’amministrazione comunale di Valledoria di un’azienda che da anni sta violando qualsiasi norma contrattuale sulla sicurezza dei dipendenti, (costretti a operare su mezzi che a malapena riescono a percorrere qualche metro senza fermarsi), delle condizioni igieniche del cantiere, visto che i lavorati dopo il turno del lavoro non possono neanche farsi la doccia dato che esiste solo l’allaccio della condotta di acqua grezza per irrigare i campi».
«Ci sono delle responsabilità da parte del comune capofila che è Valledoria – tuona il sindacalista della Cisl Deliperi -, ora la misura è colma chi ha il dovere di intervenire intervenga per verificare il rispetto delle norme, della effettiva affidabilità anche economica di un’azienda che in maniera sfacciata continua ad agire in maniera indisturbata con il benestare dell’amministrazione comunale. Se non si muoverà qualcosa entro breve termine attiveremo tutte le condotte sindacali e giudiziali, per vedere soddisfatti i diritti dei lavoratori e per ultimo – conclude Deliperi – depositeremo un decreto ingiuntivo presso il Tribunale di Sassari contro l’Egea e l’amministrazione comunale di Valledoria per ottenere quanto di spettanza a chi lavora quotidianamente con onestà e sacrificio».
Gli sviluppi della vicenda si sapranno tra qualche giorno quando l’amministrazione comunale attiverà un tavolo di consultazione con i vertici dell’azienda. Intanto, i cittadini si auspicano che i dipendenti dell’azienda vincitrice dell’appalto continuino a prestare la propria opera per la salvaguardia dell’incolumità e dell’igiene e salute pubblica.
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