Parte dalla Sardegna il viaggio dell’Azione cattolica in Italia
Pattada ha ospitato il primo appuntamento con i dirigenti nazionali e i delegati regionali Ribadito il ruolo centrale dell’associazione nella vita sociale e nell’educazione dei giovani
PATTADA. È stata la Sardegna, il 10 e 11 ottobre scorsi, a dare inizio al periodico ciclo di incontri della presidenza nazionale della Azione cattolica con le associazioni regionali.
L’intento è quello di mettersi in ascolto delle varie realtà ecclesiali e territoriali, per analizzarne le potenzialità e fragilità. L’appuntamento, dal titolo #Viaggiando in Sardegna, è stato ospitato dalla diocesi di Ozieri, che ha reso disponibile il supporto logistico e la struttura di Casa Betania, nel territorio di Pattada.
Presenti il presidente nazionale Matteo Truffelli, l’assistente generale monsignor Mansueto Bianchi, i vicepresidenti Giovani Lucia Colombo e Michele Tridente, la segretaria Carlotta Benedetti, l’amministratore Michele Panajotti, gli assistenti centrali don Emilio Centomo e don Marco Ghiazza, e il segretario del movimento studenti di azione cattolica (Msac) Gioele Anni.
I lavori si sono articolati su tre momenti, iniziando dall’incontro di monsignor Bianchi con i vescovi e gli assistenti sardi ai vari livelli. Numerosi gli intervenuti - guidati dai presuli Corrado Melis (Ozieri), Mosè Marcia (Nuoro), Arrigo Miglio (Cagliari), Paolo Atzei (Sassari) e Sebastiano Sanguinetti (Tempio) - che hanno riflettuto sulla figura dei sacerdoti che all’interno dell’associazione rendono piena la comunione ecclesiale con i laici, alimentandone la vita spirituale ed il senso apostolico.
A seguire, il consiglio regionale, con tutte le dieci associazioni dell’isola, i rispettivi presidenti diocesani.
Dopo l’introduzione della delegata regionale Giovanna Fancello, i saluti del vescovo di Ozieri monsignor Melis, di monsignor Marcia e dei movimenti, i presidenti e gli incaricati regionali hanno esposto gli aspetti inerenti il ruolo dell’Azione cattolica nel territorio, la responsabilità associativa e il servizio educativo riguardante adulti e giovani.
Molteplici gli spunti dati dal presidente Truffelli e dai dirigenti nazionali: dall’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” di papa Francesco alla centralità del consiglio diocesano, dalla corresponsabilità unitaria al rapporto con i parroci, dall’adesione ai tanti altri aspetti della vita associativa.
Molto partecipato anche l’incontro finale con i consigli parrocchiali, dove ancora una volta è emersa la popolarità dell’Azione cattolica.
La celebrazione eucaristica ha poi di fatto concluso una due giorni associativa che ha voluto fare il punto sullo stato dell’Ac in Sardegna, per confermare e rinnovare la sua azione al servizio sia della chiesa universale che di quelle locali.
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