La Nuova Sardegna

TULA. È da qualche giorno in edicola il nuovo libro del poeta tulese Franco Masia. Con la raccolta "Sonos e sonettos de Logudoro- Suoni e sonetti di Logudoro" (Aletti Editore - Roma) è giunto al suo dodicesimo titolo con pubblicazioni in limba ed in italiano sia in prosa che in rima. In quest'opera Masia descrive col ritmo del sonetto, così rifacendosi allo stile dei classici aedi isolani, le bellezze della sua terra allargando la visione poetica al mondo intero. In 162 liriche tratta mode, usanze, costumi e alimenti tipici, affrontando il tutto spesso con ironia e spensieratezza, ma pure con malinconia e tristezza, rifacendosi a fatti di cronaca passati e recenti, allo stesso modo con cui "sos poetas a bolu" nelle sagre paesane istruivano il popolo cantando le vicende delle comunità. I sonetti nascono e sono espressi in sonora lingua logudorese con traduzione non letteraria a fronte a pro di un pubblico più ampio e culturalmente curioso. Franco Masia, madre algherese - padre ittirese, nasce nel 1954 a Tula ove abita con la moglie Graziella. Ha coltivato la letteratura e la poesia con grande passione sin da giovanissimo. Abbandonati presto gli studi per seguire il padre nell'attività edilizia, ha creato poi una propria piccola impresa con ingaggi di lavoro svolti in gran parte in Costa Smeralda. Nel suo curriculum un lungo, proficuo impegno sindacale nella categoria in cui ha ricoperto diversi incarichi dirigenziali a livello provinciale, regionale e nazionale.

Gerolamo Squintu