Passi avanti per le residenze universitarie
Cantiere nell’ex Fondazione Brigata Sassari. Campus sfumato, i privati chiedono 2,3 milioni all’Ersu
SASSARI. Avviato il cantiere per la residenza universitaria da 75 posti letto e servizi nell’ex Fondazione Brigata Sassari. Le imprese Mario Ticca e Buccellato hanno da un mese transennato l’area. È uno dei progetti dell’Ersu per accogliere gli studenti fuori sede nel centro urbano, secondo gli accordi presi con Regione, Università e Comune. I lavori costeranno 7 milioni 700mila euro e la loro conclusione è prevista per il primo ottobre del 2018. L’edificio a «elle» di via Carlo Felice verrà ristrutturato secondo le tecniche più moderne ed ecosostenibili e sarà dotato di ampi spazi interni ed esterni di aggregazione, nonchè di parcheggi. E poi dovrebbero essere apportate alcune modifiche che potranno renderlo più fruibile anche a tutta la città.
Un’area verde per la città. «La Soprintendenza ai Beni architettonici ci ha chiesto il recupero dell’ingresso principale del complesso da viale Adua – afferma Maria Assunta Serra, direttrice generale dell’Ersu –, dove sono situati gli impianti sportivi in uso ad alcune società. Quindi, in accordo con il Comune, occorrerà riqualificare l’intera area. L’ipotesi è di utilizzare i “risparmi” ottenuti dal ribasso d’asta, ristrutturando uno dei campi sportivi più degradato e trasformando il secondo in un’area verde. Che sarà disposizione di tutto il quartiere. Ovviamente per le società sportive resteranno le condizioni di gestione decise dal Comune».
Residenza a San Lorenzo. Il secondo step per la realizzazione di residenze universitarie è rappresentazione dai 290 posti letti nell’area di 2,6 ettari a San Lorenzo, di fronte al Polo botanico, che si affaccia su via Giovanni Paolo II, verso la Sassari-Ittiri ed è di proprietà dell’ateneo. «L’Ersu sta attendendo di firmarel’accordo di programma con l’assessorato regionale alla Pubblica istruzione, che sarà possibile dopo che il Cipe notificherà la rimodulazione dell’intervento a San Lorenzo secondo quando previsto dalla delibera della giunta regionale del 28 luglio scorso – dice la direttrice generale dell’Ersu –. Successivamente per il parere urbanistico occorrerà un accordo di programma, secondo quanto previsto dal Puc, tra Comune, Regione e Ersu. Ma intanto i nostri uffici hanno avviato la fase finale della progettazione. A San Lorenzo, poi, è prevista la realizzazione di impianti sportivi e perciò abbiamo già avuto incontri con il Cus». Per quanto riguarda le altre ipotesi di residenze universitarie, Maria Assunta Serra si augura che possano aversi presto certezze sugli immobili pubblici disponibili, perché il governo erogherà altri fondi per le residenze universitari e presto saranno a bando anche i fondi Fas.
Il ricorso. Un ricorso al Tar è stato presentato dai Segni - Clement -Bua proprietari dell’area di Piandanna, dove non sorgerà più il campus. Chiedono all’Ersu un risarcimento di 2 milioni 300 mila euro complessivi per le spese sostenute per partecipare all’appalto e per i danni da “perdita di chance”: sfumata la vendita, dicono, hanno perso altri possibili guadagni.