La Nuova Sardegna

Sassari

Carrozzine e stampelle: stop agli sprechi

di Gabriella Grimaldi
Carrozzine e stampelle: stop agli sprechi

La Asl di Sassari ha messo a punto un bando regionale per tagliare la spesa esorbitante determinata dagli ausili protesici

06 gennaio 2016
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SASSARI. Centinaia o migliaia fra carrozzine, lettini, protesi e materassi antidecubito accatastati in magazzini sperduti nei meandri delle Asl. Un ammasso di ferraglia inservibile che è arrivata a costare alla comunità una cifra come 30 milioni di euro in un anno. Presidi acquistati in base a tariffari fermi al 1992 e quindi carissimi e usati dai pazienti che ne avevano necessità magari per un mese o anche per una sola settimana finiti in un immane sfasciacarrozze senza che alcuno dei loro pezzi potesse essere utile a qualcuno.

Tutto questo dovrebbe finire con un bando regionale che ora è quasi arrivato a compimento grazie al lavoro della direzione della Asl di Sassari, incaricata dall’assessorato regionale alla Sanità di individuare le ditte per la fornitura degli ausili medici sotto un tetto massimo complessivo per tutta la Sardegna di 19 milioni di euro. «È stata una corsa contro il tempo - afferma il commissario della Asl di Sassari Agostino Sussarellu - ma anche una soddisfazione che l’assessore abbia individuato la Asl di Sassari come azienda capofila per porre fine a uno spreco inammissibile. Adesso però il sistema cambierà radicalmente e certi fenomeni non potranno più ripetersi». A cominciare dal fatto che gli acquisti per i presidi sanitari saranno fatti da un centro regionale per tutte le Asl. Acquistare cento carrozzine oppure mille non è la stessa cosa sotto il profilo dei costi e dei possibili risparmi.

E su questo punto è molto chiara la delibera regionale n.47 del 2014 con la quale la Regione dava incarico alla Asl 1 di bandire la gara. Fra le premesse per la revisione delle modalità di acquisizione e di erogazione degli ausili protesici la constatazione che «la spesa complessiva regionale per l’acquisizione di dispositivi medici (quindi no solo protesi o ausili ma tutto il materiale occorrente nei presidi sanitari n.d.c.), rilevata dalla voce B.1.A.3 del modello Ce, consuntivo 2013, ha registrato un valore di 159,3 milioni di euro» ma anche che «la spesa regionale per l’acquisto di servizi sanitari per l’assistenza protesica rilevata dalla voce B.2.A.6., consuntivo 2013, ha registrato un valore pari a 28,9 milioni di euro». La delibera pone anche l’accento sulla utilità di una unione di acquisto fra le aziende sanitarie riferita ai dispositivi protesici che consente di generare risparmi fino al 40 per cento. L’assessore ha ricordato fra l’altro che sono state individuate alcune categorie di dispositivi ad elevato impatto di spesa come i letti ortopedici, le carrozzelle standard, i seggiolini e i materassi per i quali è particolarmente indicato l’acquisto attraverso procedure di evidenza pubblica.

Ma c’è un altro aspetto che modificherà per sempre il sistema dell’assegnazione da parte delle Asl di ausili medici ai pazienti che ne abbiano bisogno per un motivo transitorio o permanente: «È quello della rigenerazione degli ausili, un sistema di stoccaggio e distribuzione dei dispositivi protesici sia per il materiale rigenerato sia per quello di nuova acquisizione. Tale servizio permette di ottimizzare l’utilizzo dei presidi che, anche se usati, possono essere rigenerati con costi nettamente inferiori a quelli di acquisto e con uguale garanzia di qualità ed efficacia per l’assistito». Spiega il commissario Sussarellu: «Fino ad oggi una carrozzina che veniva utilizzata da un paziente anche per un periodo limitato era considerata usata e mai più riutilizzabile. La si metteva in un magazzino e lì rimaneva. D’ora in poi ci saranno persone addette alla sanificazione degli ausili. In pratica saranno rimessi completamente a nuovo e potranno essere riutilizzati come se fossero appena usciti dalla fabbrica». Sussarellu è stato ringraziato pubblicamente dall’assessore Arru per il lavoro svolto dal gruppo della Asl di Sassari che ha portato alla definizione (a breve l’apertura delle buste con le proposte delle ditte) di questa importante gara d’appalto.

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