La Nuova Sardegna

Sassari

Olbia-Torres: tre calciatori rossoblù e una ragazza aggrediti e rapinati fuori dallo stadio

Il gol di Musto
Il gol di Musto

Finita la partita i giocatori e la fidanzata di uno di loro sono stati assaliti da 5 persone, uno a volto coperto, che hanno colpito i ragazzi con calci e pugni. La società farà denuncia

06 gennaio 2016
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SASSARI.  Brutto epilogo per la parita Olbia-Torres, vinta con merito dai rossolblù. Finita la partita quattro persone, tre giocatori della Torres e la fidanzata di uno di loro, si stavano dirigendo alla macchina della ragazza parcheggiata sul lungomare. Il gruppo è stato seguito e poi aggredito da una banda di 5 persone, uno a volto coperto, che hanno spintonato e colpito improvvisamente i ragazzi con calci e pugni.

A uno dei rossoblù  è stata strappata la borsa contenente l’ipad e il rapinatore è fuggito. Gli altri 4 hanno continuato l’aggressione, sotto gli occhi atterriti della ragazza, e solo l’intervento di alcuni dirigenti della Torres, che stavano transitando in macchina in quel momento, ha evitato il peggio. La collutazione è proseguita per qualche secondo prima della fuga dei delinquenti e l’arrivo della Polizia.

Sono state raccolte tutte le testimonianze e domattina la Società sporgerà denuncia per l’aggressione e la rapina. Il fatto, già  gravissimo di per sé, è stato reso ancora più odioso ed esecrabile dal fatto che fosse presente una ragazza, allo stesso modo  aggredita e spintonata.

"L’episodio, con protagonisti dei criminali che hanno agito vigliaccamente - sottolinea la società in una nota -  arriva a distanza di due settimane da un’altra aggressione subita dai rossoblù, questa volta dentro il campo, nell’intervallo della gara di Grosseto. In quel caso nessun provvedimento è stato preso ma ad essere stata punita è stata la Torres. Oggi a Olbia, con assenti i tifosi per effetto di un’ordinanza che impedisce ai sassaresi di poter seguire la propria squadra, un’altra aggressione ai giocatori. La Società condanna l’accaduto e collaborerà con le forze dell’ordine per arrivare ai responsabili ma al contempo esprime tutta la propria solidarietà alla ragazza e ai suoi tesserati e chiede maggiore tutela, a tutti i livelli".

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