La Nuova Sardegna

Sassari

Cambule premiato dalle sue “ragazze”

Cambule premiato dalle sue “ragazze”

Lo storico parrucchiere compie 80 anni e sessanta di lavoro. Truffato, salvò l’azienda e i posti di lavoro

24 febbraio 2016
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SASSARI. Il regalo delle sue “ragazze” è stato quello che lo ha commosso di più. Ma Giovannino Cambule, 80 anni appena compiuti e sessanta di carriera con forbici e spazzole, quella bella targa all’ingresso del suo salone in via Roma l’ha proprio meritata. Non solo perché è uno storico parrucchiere per signora, come si chiamavano gli artisti dello hairstyle quando lui dopo tanta gavetta negli anni Sessanta aprì il suo primo salone in via Zanfarino. Poi arrivarono la sede centrale di via Roma e altre due. Quella targa donata dalle sue collaboratrici, il signor Giovannino se l’è guadagnata sul campo insieme alla stima e all’affetto di Cristina, Luciana e Laura. Sull’ottone c’è scritto che il coiffeur è un «grande parrucchiere con tecniche di innovazione, benvoluto da tutti, oltre che per la sua professionalità anche per la sua cortesia e gentilezza».

Le tre dipendenti non hanno voluto scrivere, un po’ per pudore e un po’ perché il signor Cambule non ama parlarne, che il loro datore di lavoro le ha anche salvate dal disastro. È successo una decina di anni fa quando il parrucchiere ha scoperto che la sua consulente del lavoro, alla quale per più di dieci anni aveva in buona fede consegnato i soldi per i contributi delle dipendenti, non aveva mai fatto i versamenti all’Inps. Di conseguenza l’istituto vantava un credito impressionante nei confronti di Giovannino Cambule. Chiunque, nelle sue condizioni avrebbe licenziato il personale e chiuso battenti. Insomma, si sarebbe arreso. Invece Giovannino Cambule ha affrontato la situazione, ha pagato per la seconda volta tutti i contributi arretrati e ha continuato a lavorare con le donne che aveva assunto quando erano ragazzine. Certo, per farlo ha dovuto rinunciare a qualcosa: tre dei quattro saloni, per tenere solo quello di via Roma che adesso è passato nelle mani del figlio Alberto.

Ma la pensione sta un po’ stretta a Giovannino Cambule che, infatti, ogni mattina arriva in salone e trova ad aspettarlo le sue “ragazze” che gli vogliono bene come a un padre però sulla targa non lo hanno scritto. Perché il signor Giovannino questo lo sa già.(d.s.)

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