La Nuova Sardegna

Sassari

Medico e la moglie agli arresti per truffa

Medico e la moglie agli arresti per truffa

Porto Torres. Antonello Piglioni e Loredana Derudas, sua segretaria, avrebbero fatto carte false per avere i rimborsi Asl

06 marzo 2016
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SASSARI. Agli arresti domiciliari un medico di base e la moglie segretaria per una presunta truffa all’Asl. Nella bufera sono finiti Antonio Vincenzo Piglioni, 60 anni, più noto come Antonello, sassarese e Loredana Derudas, di 50, di Porto Torres, città dove la coppia operava, fino a ieri, nell’ambulatorio in via Galvani. Lunghissimo l’elenco delle accuse formulate nelle ordinanze di custodia cautelare eseguite nella mattinata dai carabinieri del Nas: oltre, appunto, alla truffa aggravata ai danni del servizio sanitario nazionale, le contestazioni sono quelle di falso, frode in pubbliche forniture, interruzione di pubblico servizio e anche l’esercizio abusivo della professione sanitaria.

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Corinna Carrara, è nata nel maggio del 2015, in seguito a una denuncia, e si è protratta con una serie di accertamenti documentali anche nello studio professionale del medico che poi hanno convinto il magistrato inquirente a chiedere l’arresto del professionista e della segretaria al giudice delle indagini preliminari. Secondo il rapporto inviato dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni, la coppia avrebbe fatto figurare prestazioni sanitarie non effettivamente erogate, prestazioni per i quali i medici di famiglia ottengono compensi aggiuntivi. In particolare medicazioni, visite a domicilio a persone non in grado di camminare, e quelle per l’assistenza domiciliare integrata (Adi) a pazienti non autosufficienti. Attestate nei prospetti mensili che i medici di base sono obbligati a presentare all’Asl per ottenere i rimborsi. Ma di questi rimborsi il professionista ne avrebbe ottenuti in numero superiore rispetto all’attività esercitata. Si tratta di cifre intorno ai trenta euro per prestazione. Di qui l’accusa di truffa per i danni causati alle casse dell’Asl e della Regione. Non solo. Sempre stando alle accuse formulate dalla magistratura, Antonello Piglioni avrebbe consentito alla moglie di andare al di là del suo ruolo di segretaria incaricandola di svolgere lavoro medico senza alcun titolo, come la compilazione di ricette. Di qui l’accusa di esercizio abusivo della professione. Ma sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori sono passate anche una serie di prescrizioni mediche compiute dal dottore e le immotivate e ripetute chiusure dell’ambulatorio senza darne comunicazione all’Asl.

I coniugi Piglioni saranno interrogati domani, lunedì, dai magistrati alla presenza del loro legale di fiducia, l’avvocato Pietro Diaz: «Il dottor Piglioni si difenderà in quella sede, ma intanto respinge le accuse».

Alcuni anni fa il professionista era rimasto lui vittima di una truffa da parte di una sedicente “maga” .

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