La Nuova Sardegna

Sassari

Ardara, nuova luce per la Basilica

di Barbara Mastino
Ardara, nuova luce per la Basilica

Inaugurato l’impianto di illuminazione che non danneggia il prezioso retablo

29 marzo 2016
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ARDARA. Tecnologia avanzatissima ma soprattutto uno spettacolo unico: sono le caratteristiche del nuovo impianto di luci a led che da qualche giorno illumina il retablo della basilica di Nostra Signora del Regno ad Ardara. Un sistema innovativo, il secondo del genere realizzato in Italia, che è stato presentato nei giorni scorsi davanti a una platea stupita e ammirata ed è stato salutato con grande orgoglio dalla comunità ardarese.

In testa il sindaco Francesco Dui, che definito la novità come il «coronamento di un sogno di tutto il paese: un altro passo importante nella valorizzazione di quello che non è solo storia e fede, ma anche gioiello di architettura e museo di straordinarie opere d’arte, a cominciare dal retablo di cui qualche mese fa si è celebrato il 500esimo anniversario». Doverosi i ringraziamenti rivolti dal sindaco alle autorità istituzionali, politiche e culturali presenti e a tutta la cittadinanza di Ardara ma in particolare a colui che fu l’ispiratore e l’iniziatore del progetto: il compianto sindaco Gian Paolo Nuvoli, scomparso qualche anno fa. Al fianco di Dui nel ricordo anche Sergio Milia, all’epoca a capo dell’assessorato regionale alla Cultura che decise il finanziamento dell’opera. Saluti e applausi sono arrivati anche dagli altri intervenuti, l’assessore comunale alla cultura Massimo Foe, il questore di Sassari Pasquale Errico, il parroco monsignor Tonino Cabizzosu, che ha portato il saluto del vescovo monsignor Corrado Melis.

Apprezzati anche gli interventi tecnici, che hanno svelato i segreti dell’impianto e sottolineato il suo ruolo nell’ulteriore valorizzazione della basilica: la dirigente dell’Istituto centrale per la Demo-etno-antropologia Maura Picciau, l’ingegnere Antonio Sannio e l’architetto Vincenzo Angius, che hanno progettato e diretto i lavori di restauro della torre campanaria, della copertura dell’edificio e del sistema di illuminazione a sei scenari che, oltre a consentire diversi tipi di illuminazione è anche progettato per garantire il massimo risparmio energetico e per portare quasi a zero gli effetti nefasti delle luci che tanto danno arrecano alle pitture. Uno degli scenari, quello dei concerti, è stato usato il giorno stesso per l’esibizione del Clarsech Ensemble, gruppo sassarese di arpe celtiche. L’inaugurazione è terminata con le relazioni dello studioso di Ardara Stefano Alberto Tedde del professor Marco Antonio Scanu.

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