La Nuova Sardegna

Sassari

Cavalcavia della ex 131, dopo due anni via ai lavori

Cavalcavia della ex 131, dopo due anni via ai lavori

Ha aperto ieri il cantiere per la sistemazione del sottopasso danneggiato nel 2014. Conclusione in 30 giorni, con traffico completamente chiuso per 2 settimane

30 marzo 2016
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SASSARI. Sono stati consegnati ieri alla ditta Ageco srl di Sassari, aggiudicataria dell’appalto, i lavori di sistemazione del cavalcavia sottostante la ex Strada Statale 131 nel tratto Sassari-Porto Torres, sulla strada 2 di Predda Niedda, danneggiato due anni fa da un mezzo della Gesenu, la società che gestisce i servizi di igiene ambientale per il Comune di Sassari. L’urto aveva comportato il danneggiamento di quattro delle dodici travi del ponte e il distacco di alcune porzioni di calcestruzzo.

I lavori che prevedono la riparazione ed il rinforzo strutturale delle travi in cemento armato, penderanno il via questa mattina e verranno realizzati in 30 giorni. Oltre la riparazione delle travi verranno realizzati interventi di rimozione di tutte le parti di calcestruzzo degradate, della pulizia dei ferri di armatura, il loro trattamento e la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti.

Tutti gli interventi saranno realizzati con cantieri allestiti interiormente al sottopasso, coinvolgendo unicamente la strada di Predda Niedda. Per contenere i disagi al traffico, le operazioni di cantiere sono state suddivise in tre fasi. Durante le prime due fasi di lavoro, il cantiere allestito prima sul lato Cagliari e poi sul lato Porto Torres, prevede il senso unico alternato, regolato mediante impianto semaforico. Nella terza fase, quando il cantiere interesserà, invece, tutta la carreggiata attraversata dal sottopasso, il traffico stradale verrà interrotto, per circa due settimane, fino alla conclusione dei lavori.

Era dal febbraio del 2014, quando un mezzo pesante della Gesenu si schiantò contro la struttura in cemento armato del sottopasso lungo la principale arteria della zona industriale, che questi lavori erano attesi. L’incidente compromise infatti la stabilità del ponte e dopo gli accertamenti i vigili del fuoco richiesero la chiusura immediata di una corsia nel sottopasso e anche sulla Carlo Felice furono sistemati una serie di cartelli che nel punto corrispondente restringono, da allora, la carreggiata e impediscono uno scorrimento veloce del traffico.

Sono entrambe zone dove il traffico è molto intenso, con il passaggio di migliaia di autoveicoli ogni giorno, e dove la corsia unica crea una situazione di disagio e di rischio per chi è al volante.

Nell’imbuto del sottopassaggio, nelle ore di punta della circolazione, si creano file e ingorghi. Che ora, durante i lavori, presumibilmente peggioreranno ancora, ma almeno con la prospettiva di risolvere una vicenda infinita.

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