La Nuova Sardegna

Sassari

La fiera diventa nazionale: in città l’edizione 2018

di Gerolamo Squintu
La fiera diventa nazionale: in città l’edizione 2018

Record di presenze alla rassegna delle razze bovine Charolaise e Limousine Il presidente dell’associazione Anacli: «Nell’isola allevamenti di primo livello»

10 aprile 2016
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Ozieri ospiterà l’edizione 2018 della mostra nazionale delle razze Charolaise e Limousine. La proposta è arrivata ieri al sindaco Leonardo Ladu dal presidente dell’Anacli Roberto Nocentini al termine del convegno “L’allevamento bovino da carne in Sardegna - realtà e sfide” che ha segnato la prima giornata della giornata di apertura della mostra regionale dei bovini, razze Charolaise e Limousine.

Considerato il continuo e netto miglioramento morfologico dei riproduttori maschili e femminili di Charolaise e Limousine, il presidente dell’associazione nazionale degli allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine ha proposto al primo cittadino di organizzare tra due anni la mostra nazionale proprio ad Ozieri. Sarà un riconoscimento concreto della assidua ed intelligente opera svolta nel settore dagli allevatori isolani, è stato detto, che esprimono numeri di alto significato di ordine non solo economico a livello europeo.

Il convegno è stato moderato da Mariano Contu (direttore Aras) dopo i saluti del sindaco Leonardo Ladu. Oltre Roberto Nocentini sono intervenuti Sandro Lai (presidente Aras), Stefano Sanna (presidente ALPa, Ss) e Michele Filigheddu (Sezione razze da Carne - Aras). La giornata di apertura della mostra è stata un successo annunciato. In vetrina 90 selezionatissimi capi delle due razze nonchè alcuni esemplari di 5 allevamenti di ovini e quattro di caprini, diversi cavalli ed asinelli grigi e bianchi.

L’attenzione di allevatori ed operatori agrozootecnici è stata attirata dalla vasta scelta di macchinari destinati ad agevolare il lavoro in stalla ed in campagna. Ricca l’offerta del materiale edilizio e di arredamento per l’orticoltura e la floricoltura, per la produzione dei derivati dal latte. In contemporanea c’è stata la presentazione di numerosi formaggi, in particolare quelli a pasta filata, paneddas, casizzolu, pirittas presentati al concorso “Casu 20126” da ditte locali e forestiere. Sono stati molto apprezzati lo zafferano di Ozieri, i salumi e i più caratteristici dolci locali: sas copuletas e sos suspiros, per il pane fino ed il carasau di Ozieri, Pattada, Ittireddu, Ardara e così via, per le panadas di Oschiri e Tula, per le tante qualità di vini sardi esposti fra i quali gradimento particolare c’è stato per l’Alvarega, qualità recentemente rilanciata da un gruppo di appassionati viticoltori del posto e dagli studenti dell’Istituto Tecnico “Fermi” (indirizzo agrario) di Ozieri che nel vigneto sperimentale hanno prodotto alcuni quintali di Alvarega che unita al Cannonau e al Cagnulari ha dato trecento litri di un gustoso rosatello.

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative