Omaggio e onore alla Resistenza
Commoventi cerimonie per la Liberazione in città e a Ittireddu
OZIERI. Anche i cittadini ozieresi e delegazioni del consiglio comunale e delle forze dell’ordine, hanno partecipato in piazza Cantareddu alla cerimonia di commemorazione del 71° anniversario della Liberazione d’Italia dal giogo nazifascista.
La manifestazione è stata curata dalla sezione Anpi “Paolo Comida”, dall'amministrazione civica e dalla Consulta giovanile. Dopo l’inno di Mameli e “Bella ciao” si è presentato alla ribalta l'attore-regista-poeta Angelo Lombardo che ha recitato brani tratti da un libro di Erri De Luca e alcune lettere di partigiani condannati a morte o alla deportazione. Altre significative letture sono state interpretate con commozione dai giovani della Consulta Giuseppina Deligia, Giovanni Chessa e Sara Pilia. Di forte impatto, con riferimenti agli eventi di oggi (come le tragedie dei migranti) e al valore di quanti presero parte alla Resistenza, offrendo alle generazioni seguenti la possibilità di godere dei benefici della libertà e della democrazia, e alle donne di partecipare al voto, le parole pronunciate dal presidente dell'Anpi di Ozieri, Antonio Polo e dall’assessore alla Cultura Giuseppina Polo.
La cerimonia si è conclusa con l'inaugurazione, nel viale dedicato ai Partigiani Ozieresi, di quattro targhe su cui sono incisi i nomi del concittadini che presero parte alla Resistenza: Gavino Cherchi, Antonio Pedranghelu, Gavino Punzurudu, Francesco Ghisaura , Stefano Ghisaura, Giuseppe Zichittu, Paolo Appeddu, Gavino Mu, Pietro Deiana, Gerolamo Turis, Antonio Cordoni, Michele Carracca, Antonio Barroccu, Luigi Arcangeli, Bruno Temussi, Giovanni Mazza, Giuseppe Luigi Mazza, Gavino Chelucci, Antonio Zintu, Francesco Murgia, Mario Andrea Carta, Giovanni Cola.
E anche a Ittireddu si è celebrato il 25 Aprile . Dopo la deposizione di una corona di alloro alla lapide di tutti i caduti e il discorso del sindaco Campus, sono stati ricordati i partigiani ittireddesi Gioivanni Manca e Gavino Cherchi, martire della Resistenza.
Gerolamo Squintu