Battelli elettrici, al via la sperimentazione
Le imbarcazioni serviranno per i collegamenti all’interno dell’area marina e nel Parco dell’Asinara
PORTO TORRES. Per diverse estati non è stato possibile sperimentare i due battelli elettrici ibridi finanziati attraverso i bandi Dupim, che avrebbero permesso di trasportare i turisti nei punti inaccessibili del Parco nazionale dell’Asinara. In considerazione dell’arrivo della prossima bella stagione, invece, l’amministrazione comunale ha chiesto al Compartimento marittimo di Salerno che quei battelli elettrici costruiti con fondi del ministero dell'Ambiente (del Comune e dell’Ente Parco) siano trasferiti al Compartimento marittimo di Porto Torres: la trasmissione dei documenti permetterà infatti al Comune di avviare le pratiche per la sperimentazione del servizio. Una storia davvero travagliata quella di questo progetto, dai continui rinvii per apportare migliorie tecniche all’errore sul calcolo dell’Iva che due anni fa fece “affondare” la sperimentazione dei battelli. «Il finanziamento è datato addirittura 2009 – ricorda il sindaco Sean Wheeler – ed era finalizzato al potenziamento dei collegamenti e della mobilità nell'isola dell’Asinara mediante il servizio di trasporto dei visitatori tra i punti di approdo del Parco: nel 2011 l’appalto per la costruzione era stato assegnato, ma la fornitura era stata sospesa un anno dopo per integrare nuove soluzioni tecniche, come l’aumento delle dimensioni delle imbarcazioni, il miglioramento della stabilità e l'adeguamento degli spazi per le persone con mobilità ridotta». Nel frattempo è subentrata la modifica della normativa, che ha costretto il Comune anche a pagare l’Iva su quei battelli per un importo di circa 100mila euro. «Ora dovremmo essere arrivati, finalmente, all’atto finale – aggiunge il sindaco – e per l’espletamento delle pratiche burocratiche abbiamo ricevuto un importante supporto dalla Capitaneria di porto di Porto Torres che dovrebbe consentire di trasferire presto i battelli elettrici in città». Resta il fatto che sette anni sono davvero troppi per portare a compimento un progetto – secondo Wheeler -, ed è opportuno che da oggi in poi le attività finanziate con soldi pubblici vengano realizzate in tempi congrui, senza lasciare sul campo dannose e costose incompiute. Prima di affidare la gestione pluriennale attraverso un bando di gara pubblico, comunque, l’amministrazione intende sperimentare il servizio, perché si tratta di una forma di collegamento con mezzi sostenibili che al momento non ha analogie con altre attività simili sia in Italia che in Europa. «Abbiamo bisogno di avere a disposizione dei dati sui flussi e sui costi del servizio per elaborare il bando di gara pluriennale e avviare già da quest’anno una sperimentazione trimestrale», dice l’assessore alle Politiche per l’Asinara Cristina Biancu. (g.m.)