La Nuova Sardegna

Sassari

«Un costone di roccia incombe sulle gallerie»

di Giovanni Bua
«Un costone di roccia incombe sulle gallerie»

Denuncia di Tore Piana (Italia Unica) che scrive a Comune, Regione e Anas «Rischio enorme ma nessun intervento in programma. Strada da chiudere»

29 aprile 2016
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SASSARI. Un enorme costone di roccia segnato da due profonde fenditure, visibilmente allargatesi negli ultimi anni, che incombe sulla testa di migliaia di automobilisti che ogni giorno entrano in città passando dalle gallerie sulla 131. Un rischio visibile ed enorme, in una zona (proprio sopra la seconda galleria arrivando da Cagliari) già oggetto di un intervento nel 2006 (delle reti di protezione anti masso), monitorata poi per un paio d’anni e da allora abbandonata al suo destino.

«Un destino – denuncia il coordinatore regionale di Italia Unica Tore Piana – che potrebbe essere drammatico. I massi e costoni di roccia, che minacciano di staccarsi e rotolare sulla carreggiata all'altezza delle gallerie all'uscita da Sassari, se franassero, anche solo in parte, andrebbero a occupare tutta una corsia. Sarebbe una sciagura di proporzioni immani». Una segnalazione-denuncia che Piana a messo per iscritto, e inviato al sindaco di Sassari, all’Anas e alla Regione. Oltre che ai due parlamentari di riferimento alla Camera e al Senato, che presenteranno contestualmente interrogazioni al ministro delle Infrastrutture Delrio.

«Quello che chiediamo – sottolinea Piana – è innanzitutto di sapere chi deve intervenire. Gli enti competenti sarebbero tre: il Comune di Sassari, per gli aspetti legati all'assetto idrogeologico; poi l'Anas, ma anche la Regione, dal momento che si tratta di un'arteria di grande traffico. Dalle informazioni in nostro possesso risulta che non c'è in corso alcun intervento né ci sono finanziamenti appositi. Chiedo: ci devono essere per forza incidenti o fatti più gravi?»

«Il tratto di strada va posto immediatamente in sicurezza. Il rischio frana è reale e non può essere minimizzato – continua il coordinatore di Italia Unica, che si è rivolto a ingegneri e geologi per fare una stima del rischio –. In base a un veloce calcolo dei tecnici sarebbero necessari circa due milioni di euro per risolvere il problema sull'intero costone sopra le gallerie».

Ma non è finita. Poco lontano ci sono problemi nel tratto di viadotto di Badde Olia - Scala di Giocca. Qui stanno cadendo pezzi di cemento anche di due chili. «Tutto già segnalato, nuovamente un mese fa – spiega Piana – a Vigili del Fuoco e Anas. Un intervento è stato fatto, ma non risolutivo. La verità è che questo tratto della 131, è da chiudere. E la situazione che si presenta è gravissima, e purtroppo trascurata da parte di tutti dagli enti competenti».

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