La sezione Anpi a Berlino
Nel lager per conoscere la barbarie nazista
OZIERI. Proseguono le iniziative della sezione Anpi “Paolo Comida” per diffondere la conoscenza sulla storia dei partigiani e del nazifascismo. E’ di pochi giorni fa la visita compiuta da un gruppo...
15 maggio 2016
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OZIERI. Proseguono le iniziative della sezione Anpi “Paolo Comida” per diffondere la conoscenza sulla storia dei partigiani e del nazifascismo. E’ di pochi giorni fa la visita compiuta da un gruppo di associati al campo di concentramento nazista di Sachsenhausen, a 35 chilometri da Berlino: il primo campo di concentramento conosciuto, poiché costruito nel 1936 con la funzione di internare gli oppositori interni – comunisti, socialisti, omosessuali, testimoni di Geova, Rom – nonché utilizzato dal regime nazista come una sorta di “scuola” per la costruzione dei campi di sterminio in tutta l’Europa. «E’ stata una visita difficile da comunicare – spiegano i vertici dell’Anpi Ozieri –: si rimane senza parole per la drammaticità di quanto si apprende. Dopo sei ore trascorse, con una guida di origine sarda, alla scoperta del campo di concentramento, abbiamo compreso di quanta barbarie sia capace la persona umana».
I partecipanti alla visita sono rientrati a Ozieri con la consapevolezza che di fronte alle barbarie non bisogna guardare dall’altra parte, perché ancora oggi in Europa e nel mondo il proliferare di movimenti neo nazisti è una realtà che deve preoccupare tutti i cittadini.
«Certamente toccando con mano, vedendo con i propri occhi, la dimensione di quanto avvenuto in quegli anni, si rimane colpiti da quanto si è fatto nel rimuovere tale realtà dalla vita quotidiana. La memoria non si può cancellare – è stata la conclusione dei presenti alla visita – ma bisogna farla rivivere come monito perché non succeda più». (b.m.)
