La Nuova Sardegna

Sassari

Un’aula di ascolto protetto per minori a palazzo di giustizia

di Paoletta Farina
Un’aula di ascolto protetto per minori a palazzo di giustizia

Grazie all’iniziativa e alla raccolta fondi del Soroptimist Garanzia di privacy per bimbi e donne sottoposti a violenza

24 maggio 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Prima in Sardegna, è stata inaugurata ieri, nel palazzo di giustizia di via Roma, un’aula di ascolto protetto finanziata dal Soroptimist. Un progetto che l’associazione sta realizzando a livello nazionale in tutte le sedi giudiziarie che ne sono sprovviste, e che consentirà ai minori e agli altri soggetti deboli, vittime o spettatori di reati, di poter rendere le loro testimonianze in un ambiente accogliente e consono e nel rispetto della privacy. E attraverso un sistema all’avanguardia di videoregistrazione. Sono strutture previste dalle norme legislative, ma che per difficoltà sia di logistica che di fondi a disposizione, ancora mancano in molte città italiane. A Sassari le socie del Soroptimist hanno coperto una carenza, impegnandosi in raccolte di fondi e, grazie anche al contributo della Fondazione di Sardegna, hanno potuto portare a compimento, a un anno dall’avvio, l’obiettivo. Presentando l’iniziativa, Chiara Sanna, presidente del Soroptimist Sassari, ha ringraziato per la collaborazione che si è creata tra pubblico e privati «di fronte a un’esigenza di interesse generale e nell’applicazione della Costituzione e del principio di sussidiarietà». E il presidente del tribunale Pietro Fanile: «Grazie all’aula di ascolto protetto avremo garanzia di audizione e ascolto tutelati e nel rispetto del contraddittorio per quanto riguarda i procedimenti penali». Che coinvolgono anche donne abusate o vittime di maltrattamenti e di stalker. Allo stesso tempo sarà utile nell’ambito di procedimenti di separazione dei genitori, e per le forze dell’ordine. «In questo modo – ha spiegato Chiara Sanna – il giudice potrà ascoltare le testimonianze delle vittime dei reati sottraendoli alla pubblicità dell'udienza e senza costringerlo a subire il confronto diretto con le altre parti del processo e soprattutto col presunto autore del reato. Anche l’accesso all’aula avverrà con la massima riservatezza».

L’aula è stata ristrutturata,dipinta di un rasserenante colore verde consigliato dalla Soprintendenza ai Beni architettornici e arredata con mobili comodi e moderni perché i minori possano essere a loro agio. Il Soroptimista ha inoltre coinvolto nell’arredo il Liceo artistico Figari: gli alunni della IV B hanno creato dei lavori per arricchire le pareti della stanza. E gli alunni, insieme al preside Angelo Fara e ai loro insegnanti ieri erano in tribunale insieme a magistrati, dirigenti, e avvocati, questore e rappresentanti delle forze dell’ordine, per partecipare all’inaugurazione.

È stato mostrato come il sistema di videoregistrazione, realizzato dall’azienda Artelettric, consentirà di valutare la mimica e la gestualità. Il linguaggio del corpo, insomma, dei soggetti sottoposti a violenze. L'aula è collegata alle apparecchiature presenti in una vicina stanza dove si trovano le parti processuali, gli avvocati insieme agli eventuali consulenti, che possono interagire in diretta col giudice e col bambino. «La nostra attenzione verso i reati contro la persona è massima – ha detto il procuratore capo Gianni Caria –. E abbiamo istituito un pool di magistrati che hanno queste specifiche competenza. L’aula di ascolto protetto è uno strumento fondamentale per il nostro lavoro».

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative