Il premio di pittura estemporanea va a Mario Laddomata
ITTIREDDU. Rinnovato successo di partecipanti e ed alla fine unanime, favorevole critica all’edizione numero 33 del Premio di pittura estemporanea di Ittireddu. La manifestazione svoltasi nell'ambito...
ITTIREDDU. Rinnovato successo di partecipanti e ed alla fine unanime, favorevole critica all’edizione numero 33 del Premio di pittura estemporanea di Ittireddu.
La manifestazione svoltasi nell'ambito dei festeggiamenti di vario tipo (archeloogia - storia - sport - cultura) organizzati dall'amministrazione comunale e dalla Pro loco ha visto impegnati in diretta nei più caratteristici angoli del paese e dei dintorni, fra la curiosità dei residenti, una ventina di artisti, in buona parte già noti al grande pubblico.
Al termine dell’intensa giornata la giuria presieduta da Mario Calaresu affiancato da Demetrio Maxia, Alessandro Ponzelletti, A. Pulina, T. Mundula e E. G. Farris ha assegnato il primo premio al sassarese Mario Laddomata per il dipinto “ San Giacomo; la processione ed i portantini del simulacro del Santo”.
Premio assegnato con la seguente motivazione: «Per la delicatezza e l’espressività infuse nel rappresentare l’anima popolare e religiosa degli abitanti di Ittireddu».
A seguire Ettore Spada (Sassari) con “Sensazioni ad Ittireddu” per «la perizia e la capacità evocativa dimostrata raffiguranti in modo realistico e vivo cromatismo il paese e la sua gente».
Al terzo posto Antonio Cordeddu (Sassari), con “Partulesi - Domus de janas” per «la gestualità e l’essenzialità nel raffigurare un luogo ancestrale assai caro alla comunità ittireddese».
La giuria ha poi deciso di assegnare menzioni ad Enzo Tanda, Basilio Schibecci, Sandro Marchi. Tanta gente anche lungo il percorso della gara ciclistica “Memorial Toeddu Satta-Coppa Nanneddu Satta” allestita dal sempre sollecito GS Culturale Gavino Cherchi con vittorie dello junior Pero e dell’allievo Pitzalis.
Accoglienza clamorosa in serata per gli attori del Teatre en Vol che nel suggestivi scenario della cave del vulcano spento di Monte Lisiri hanno rappresentato il dramma “Il Vento”, opera tratta da “Il viaggio più lungo”.
È un avvincente racconto che ripercorre la storia del libero pensatore, insegnante, partigiano e combattente ucciso dai nazifascisti lungo le sponde del Po e disperso alla vigila della Liberazione.
Gerolamo Squintu