La Nuova Sardegna

Sassari

Coni (Unasca)

«Un disastro anche per le autoscuole»

«Un disastro anche per le autoscuole»

SASSARI. All’Unasca (l’Unione nazionale della autoscuole e degli studi di consulenza automobilistica, 2800 iscritti) non nascondono la loro amarezza. Il presidente nazionale, Antonello Coni,...

05 luglio 2016
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SASSARI. All’Unasca (l’Unione nazionale della autoscuole e degli studi di consulenza automobilistica, 2800 iscritti) non nascondono la loro amarezza. Il presidente nazionale, Antonello Coni, sassarese d’adozione dopo essere stato centravanti della Torres negli Anni Settanta, sta affrontando una partita difficile. «Sia mo di fronte a un disastro – afferma Coni, che è titolare dell’autoscuola Apac al Vialetto – dettato purtroppo dall’impossibilità al momento di trasferire personale negli uffici della Motorizzazione attraverso mobilità da altri enti dello Stato». Perché la logica è sempre quella. Si fa in fretta a tagliare, poco importa se così si abbassa il livello dei servizi forniti dallo Stato.

Coni fa sapere che il problema degli organici riguarda le Motorizzazioni di tutta Italia. Per rimpolparli si era parlato di un possibile trasferimento di personale dalle ex Province, che per altro hanno avuto competenze in materia di trasporto e quindi avrebbero le figure professionali idonee e competenti. Ma, per quanto riguarda la Sardegna, è ancora in corso di definizione la riforma degli enti locali e, quindi, nulla si può ipotizzare. Per non parlare della più volte ventilata fusione tra la Motorizzazione e il Pra (Pubblico registro automobilistico), gestito dall’Aci, che riverserebbe risorse umane dove invece mancano.

«Ora la situazione di Sassari si è fatta sempre più grave e non certo per colpa della Motorizzazione – afferma il presidente Unasca –. La mancanza di esaminatori per le patenti di guida e i problemi che riguardano revisioni e collaudi sono ostacoli che devono essere rimossi al più presto. Soprattutto per l’aspetto sicurezza di fronte al quale lo Stato, non garantendo i controlli, dimostra di essere in disarmo».

Preoccupazione esprime anche Massimiliano Alzari, dell’autoscuola A.M. di via Pasquale Paoli: «Ormai sono costretto a premettere ai nostri clienti di non poter assicurare la data degli esami di guida – afferma –. Non è un fatto da poco perché come si sa il foglio rosa ha una scadenza e se l’esame non di fa in quei termini, occorre un nuovo foglio rosa. Con un aggravio di costi e disagi. Ci sono persone che della patente hanno bisogno per lavoro e si trovano in una situazione di incertezza totale. Attualmente la nostra autoscuola deve rinunciare a un calendario di sedute di esame prestabilite, come avveniva in passato. A giugno ho potuto assicurare un solo turno, a luglio saranno appena due».

Rincara Paolo Sechi, dell’Autoscuola Formula 1 in via Pascoli: «Così si danneggiano anche gli operatori professionali – afferma –. Perché la mancanza di certezze scoraggia la clientela a rivolgersi a noi. Alla lunga potremo pagare pesantemente, come privati. Se non riusciamo ad accontentare la clientela, questa si allontanerà». (p.f.)

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