La Nuova Sardegna

Sassari

Il Sindaco di Stintino

«La pesca dell’aragosta non deve essere prorogata»

«La pesca dell’aragosta non deve essere prorogata»

SASSARI. «Un secco no alla proroga regionale per la pesca dell’aragosta perché costituirebbe un danno per il già provato ecosistema e per gli stock ittici dell’aragosta, condizionati da uno sforzo di...

17 agosto 2016
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SASSARI. «Un secco no alla proroga regionale per la pesca dell’aragosta perché costituirebbe un danno per il già provato ecosistema e per gli stock ittici dell’aragosta, condizionati da uno sforzo di pesca eccessiva». È la preoccupazione del sindaco di Stintino Antonio Diana che ieri ha scritto una lettera alla presidenza della giunta regionale e all’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente dicendosi contrario alla richiesta proveniente dalle marinerie di Alghero, Castelsardo, Porto Torres e Isola Rossa.

Il primo cittadino di Stintino scrive non soltanto nella sua veste di sindaco del paese costiero, con due aree Sic, ma anche di presidente del Parco dell’Asinara, e da pescatore, «perché per tanti anni ho esercitato la pesca all’aragosta».

«La proroga – riprende Antonio Diana – causerebbe un danno grave perché lo sforzo di pesca si concentrerebbe nel periodo in cui le aragoste iniziano a deporre le uova. In tale periodo i crostacei si muovono maggiormente sui fondali e si prestano a una più facile cattura. E se è vero che in 180 giorni di pesca, a causa delle condizioni meteo i pescatori hanno lavorato soltanto 90 giorni, è altrettanto vero che le reti sono rimaste a mare e hanno continuato a svolgere la loro funzione di cattura».

«Se il periodo canonico di pesca sarà prorogato, si andrà al periodo autunnale e invernale. Di conseguenza a causa di condizioni meteomarine avverse, per diverse giornate non sarà possibile lasciare i porti, ma le reti – afferma ancora Antonio Diana – resteranno in mare, continuando a danneggiare gli stock ittici».

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