La Nuova Sardegna

Sassari

ossi

Stop della Regione: da sanare la variante al Puc del 2012

OSSI. «La delibera n. 52 del 2 dicembre 2011, con la quale il Consiglio comunale ha adottato in via definitiva una variante al Piano urbanistico comunale, non può avere seguito». Per il semplice...

17 agosto 2016
2 MINUTI DI LETTURA





OSSI. «La delibera n. 52 del 2 dicembre 2011, con la quale il Consiglio comunale ha adottato in via definitiva una variante al Piano urbanistico comunale, non può avere seguito». Per il semplice fatto che «non ha conseguito il positivo esito della verifica di coerenza, presupposto necessario per procedere alla pubblicazione ed alla conseguente entrata in vigore». In soldoni, pur essendo pubblicata sul Buras dal 22 novembre 2012, a distanza di quattro anni la variante non sarebbe mai entrata in vigore. La nuova giunta, dichiara l’assessore all’Urbanistica Nando Canu, ritiene di intervenire nel contenzioso tra precedente giunta e uffici regionali per sanare una situazione che non giova all’attività urbanistica comunale.

Tra le motivazioni di non coerenza avanzate dalla Direzione generale della pianificazione urbanistica territoriale: il mancato avvio della procedura Vas per quanto riguarda la previsione di nuove zone, incompletezza nella documentazione ai fini Pai, una previsione di aumento della popolazione non supportata da adeguate analisi, mancanza di dati relativi al dimensionamento del piano, mancanza delle verifiche della sussistenza dei requisiti volumetrici richiesti ai fini della classificazione di zona B, l’ingiustificata individuazione di nuove aree G e D che determinano eccessiva frammentazione delle urbanizzazioni e conseguente irrazionale consumo del territorio.

Tutte osservazioni che venivano poi recepite con deliberazione di consiglio comunale del 2 luglio 2012 intendendo con essa rimuovere le motivazioni di non coerenza dichiarate dalla Regione. Di qui la pubblicazione sul Buras decisa dall’allora sindaco Lubinu, nonostante le perplessità manifestate dal responsabile dell’Ufficio tecnico. Nel frattempo era, infatti intervenuto l’assessorato regionale Enti Locali per spiegare che non era sufficiente la presa d’atto delle motivazioni alla base della non coerenza della variante in questione e invitava l’amministrazione, qualora intendesse proseguire con la variante, ad avviare una nuova procedura ai sensi della normativa vigente, tenendo conto di tutti i motivi di non coerenza rilevati. Ultimo atto nei giorni scorsi: l’affidamento da parte della giunta comunale dell’incarico per acquisire il parere di coerenza della variante al Puc.

Pietro Simula

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative