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Sassari

Polizia municipale, record di interventi

Polizia municipale, record di interventi

Quasi duemila nei primi quattro mesi di presidio fisso degli agenti. Niente più risse tra giovani, il salotto buono torna pulito

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SASSARI. Da qualche mese piazza Castello è un luogo diverso. Niente più risse tra i gruppetti di ragazzi che lo frequentano abitualmente il fine settimana, niente immondizia intorno alle panchine, e commercianti che non devono più tenere d’occhio preoccupati le proprie vetrine. In quello che è uno dei salotti buoni della città adesso c’è molta più tranquillità e, contrariamente a ciò che accadeva qualche mese fa soprattutto nel fine settimana, anche una famiglia con bimbi piccoli può passeggiare e andare a mangiare un gelato senza temere di trovarsi in mezzo a una lite tra ragazzini violenti. La ritrovata serenità in piazza Castello ha una spiegazione: la presenza stabile della stazione mobile della polizia municipale. Un esperimento avviato senza grandi annunci e di cui adesso, dopo quattro mesi ,è arrivato il tempo dei bilanci. I numeri danno ragione a chi ha creduto nel progetto.

«Cattiva educazione». Il presidio costante da parte dei vigili urbani ha avuto gli effetti positivi e ha ritrasformato Piazza Castello in un luogo vivo, pulsante, ma piacevole da frequentare. «Dal primo maggio _ spiega il comandante della polizia municipale Gianni Serra _ abbiamo deciso di dislocare una stazione mobile nella Piazza. Le lamentele da parte dei negozianti e anche dei cittadini erano diventate pressanti».

«Non si parla di vera e propria delinquenza, ma più di cattiva educazione – chiarisce il comandante della polizia locale –. I quattro agenti che per 96 giorni e 576 ore hanno costituito un punto di riferimento di legalità ai bordi della piazza, sono serviti più che altro a ristabilire delle regole e un po’ di senso civico tra i ragazzi».

I numeri. In quattro mesi la polizia locale ha messo in campo 1829 interventi. Naturalmente per la maggior parte (612) si tratta di controlli e sanzioni per automobilisti indisciplinati. Tuttavia l'ufficio mobile è diventato un punto di riferimento alla stregua del comando di via Carlo Felice. Infatti le segnalazioni da parte dei cittadini e le informazioni offerte raggiungono un numero considerevole (571). Dopodiché ci sono gli interventi sul degrado urbano e gli illeciti ambientali rilevati (circa 450), le persone denunciate e i sequestri (34), gli esposti (9) e altre attività.

Un caso di violenza sessuale. «Ci sono state anche una serie di attività di rilievo _ racconta Gianni Serra _ con denuncia all’autorità giudiziaria». Ad esempio una aggressione e una tentata violenza sessuale avvenuta a Porta Sant’Antonio. Oppure un arresto in via Cagliari per minacce e ingiurie rivolte a un extracomunitario a bordo di un autobus, e per resistenza a pubblico ufficiale. E ancora un fermo in via Luzzati per un furto con destrezza ad opera di due ragazze rom. E sempre in via Cagliari un extracomunitario clandestino, che viaggiava a bordo di un autobus sprovvisto di biglietto, è stato denunciato per dichiarazione di false generalità. E tutti ricorderanno la statua di Vittorio Emanuele in piazza d’Italia imbrattata con i gessetti. Infine la polizia municipale è intervenuta per sedare una lite tra extracomunitari senza permesso di soggiorno in via Brigata Sassari, e due minori beccati al centro storico mentre spacciavano delle sostanze stupefacenti.

La prevenzione. In piazza Castello, insomma, la presenza della polizia locale ha funzionato per la repressione dei reati, ma soprattutto per la prevenzione di comportamenti più o meno gravi ma sempre percepiti come un pericolo da residenti e passanti. Ma questo progetto, almeno per il momento, non potrà diventare un metodo da estendere ad altri luoghi critici della città. Non per cattiva volontà ma per una questione organizzativa e di personale necessario per garantire la presenza costante.

Percezione di sicurezza. Un’altra stazione mobile in altri punti della città, al momento, è un progetto irrealizzabile nonostante il comandante Serra lo ritenga forse il metodo di legalità più efficace in assoluto «perché – spiega il comandante della polizia municipale sassarese– rafforza la percezione di sicurezza nel cittadino». E tuttavia, conclude Gianni Serra, si tratta anche di uno strumento estremamente dispendioso e al momento la polizia locale non ha i numeri per poterlo replicare da altre parti.

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