La Nuova Sardegna

SASSARI. «Altro che semplificazione e armonizzazione, l’accordo tra Arst e Regione ha sancito solo un esoso aumento del costo dei biglietti con conseguenze gravi per le famiglie». Blitz degli indipendentisti, ieri mattina, sugli autobus dell'Arst per protestare contro il rincaro dei biglietti di viaggio sui trasporti pubblici regionali. I militanti del Fronte indipendentista Unidu, Sardigna Natzione Indipendentzia e Confederazione sindacale sarda sono saliti sui mezzi in arrivo e partenza al capolinea dei bus di via Padre Zirano, e hanno distribuito volantini per spiegare le ragioni della protesta. Un attacco diretto alla politica dei trasporti della giunta regionale, ma anche proposte per le soluzioni alternative per migliorare il servizio e andare incontro alle esigenze dei passeggeri.

«Il costo dei biglietti nei tragitti inferiori ai 30 chilometri ha subito un rincaro del 29 per cento – spiegano gli attivisti –; l'aumento dei prezzi riguarda sia gli abbonamenti mensili sia le corse semplici. È stato eliminato il biglietto andata/ritorno e introdotto quello giornaliero con costi elevati a carico dell'utente». E ancora, denunciano i manifestanti, «è stata introdotta una sovrattassa in caso di acquisto del biglietto a bordo degli autobus. Un balzello che non trova giustificazione, visto che in molti comuni non ci sono punti vendita e biglietterie; sono state abolite le agevolazioni previste per anziani e per le famiglie meno abbienti e con studenti a carico, che si basavano sulle soglie Isee. La richiesta alla Regione è di fare un passo indietro ripristinando le vecchie tariffe e biglietti».