La Nuova Sardegna

Sassari

tre vittime e due imputati

Mortale sulla 131, testimoni in aula

Mortale sulla 131, testimoni in aula

Un carabiniere: scena terribile, sull’asfalto un’enorme chiazza d’olio

19 ottobre 2016
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SASSARI. Ha ripercorso in aula i momenti di quel terribile incidente stradale che a luglio del 2011 spezzò la vita di tre persone, ambulanti della Romania da tempo residenti a Sassari che rientravano a casa dopo una giornata di lavoro.

Il teste – un carabiniere del nucleo radiomobile della compagnia di Bonorva – fu tra i primi a intervenire sulla 131 quella sera maledetta. Un Tir accostato a bordo strada, un’enorme chiazza d’olio e l’auto che rimane schiacciata tra il guardrail e il grosso mezzo. Il bilancio è terribile: tre morti.

Per quell’incidente sono chiamati a rispondere di omicidio colposo Giovanni Fiori, originario di Usini, ma residente a Porto Torres, di 38 anni, e Antonio Sanna, di 78, rispettivamente autista e titolare dell’azienda di trasporti proprietaria dell’autoarticolato (entrambi sono difesi dagli avvocati Mariano Mameli e Marina Sanna). All’altezza del bivio per Bonorva la Renault Espace guidata da Rostas Costel, di 45 anni, aveva perso il controllo rimanendo schiacciata tra l’autoarticolato della ditta Co.Ges.Rin e il guardrail. Dal motore del Tir era fuoriuscito olio e la strada si era trasformata in una pista viscida. In macchina c’erano anche Armanca Tanta Cutitar, 37 anni (cognata dell’uomo), e Minerva Lakapos, di 28 (nipote). Anche loro avevano perso la vita. L’autoarticolato si era appena fermato in una piazzola, poco dopo il bivio di Bonorva, perché si era rotta la «trasmissione», il congegno meccanico che mette in collegamento il motore con le ruote. Il conducente aveva rispettato le procedure di sicurezza, aveva posizionato il triangolo ma la caduta del pezzo aveva provocato una massiccia perdita d’olio, una trappola mortale per i tre romeni. Il processo proseguirà il 13 dicembre con l’esame degli imputati. (na.co.)

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