Tradizioni e cultura, da oggi a Ossi festa di Sant’Andria
OSSI. Ognissanti, primo giorno di novembre mese di Sant’Andria per il calendario sardo. Anche quest’anno la Pro loco, in collaborazione con Chena Laccanas, Pro.ci.ss., Biblioteca comunale e col...
OSSI. Ognissanti, primo giorno di novembre mese di Sant’Andria per il calendario sardo. Anche quest’anno la Pro loco, in collaborazione con Chena Laccanas, Pro.ci.ss., Biblioteca comunale e col patrocinio dell’assessorato comunale alla Cultura, propone la rievocazione di usanze e tradizioni antiche, insieme a riti sopraggiunti in tempi recenti.
Filo conduttore il culto dei morti e del mistero dell’aldilà, titolo dell’evento “Festa di Sant’Andria”.
Questo pomeriggio alle ore 16 nella sede della Pro loco a Sa Funtana Noa incontro preparatorio fra organizzatori e partecipanti, adulti, giovani e, soprattutto, bambini per la preparazione della zucca, che farà da insegna e sarà il leit motif dei vari momenti dell’evento; farà seguito un racconto in lingua sarda della tradizione della notte di Ognissanti in Sardegna a cura dello Sportello Linguistico di Ossi.
Lunedì 31 l’appuntamento è alle ore 16 alla Biblioteca comunale: ci saranno letture animate e si realizzeranno laboratori creativi per bambini da 1 a 12 anni.
Martedì 1 novembre la revocazione tocca il cuore della tradizione, ancora viva nei ricordi dei più anziani: il giro per le case per la richiesta di un dono, un obolo o qualcosa per i defunti. Anticamente erano castagne, fichi secchi, caramelle, papassini, bevande varie e cose simili che poi venivano consumati in compagnia al termine della cerca.
Due gli appuntamenti, entrambi alle ore 16 e in punti contrapposti del paese, con un gruppo che partirà da via Tevere a Litterai e l’altro da piazza Matteotti a Sos Pianos per convergere verso la sede della Pro Loco. A turno si busserà alle porte delle case chiedendo con tono sommesso e suadente un’offerta o un dono “pro sas animas”, richiesta che sarà difficile non accogliere pensando alle anime dei propri defunti. Al termine della “cerca” il raccolto sarà rovesciato su un tavolo allestito per la circostanza davanti alle faccine inquietanti delle zucchine per essere poi consumato in grande allegria.
Gli anziani ricordano che la notte della vigila de “Sos Mortos” dopo cena si lasciava il tavolo imbandito per dar modo ai propri defunti di ristorarsi. L’indomani i più piccoli si chiedevano perché a volte il cibo rimaneva intatto o, se qualcuno durante la notte aveva svuotato i piatti, se davvero i defunti fossero passati per consumare la cena a loro destinata.
Pietro Simula