La Nuova Sardegna

Sassari

Alghero, via libera alla legge che salva l’aeroporto

di Luca Rojch
Alghero, via libera alla legge che salva l’aeroporto

La giunta ci mette 15 milioni e approva il testo, ora il passaggio in Consiglio. La prossima settimana anche la norma per i fondi alle compagnie low cost

29 ottobre 2016
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SASSARI. La turbo legge prende velocità, alimentata dalla benzina della paura. La giunta approva il disegno che prevede la ricapitalizzazione della Sogeaal, prima che l’aeroporto di Alghero concluda la sua picchiata. La ricapitalizzazione, la sesta in una manciata di anni, ora è più vicina, anche se servirà ancora molta pazienza. Il testo dovrà essere approvato dal Consiglio e ottenere il via libera dall’Europa e dalla Corte dei conti. In mezzo ci sarà anche il parere di un advisor. Un iter che si deve contare in mesi. Anche se nessuno in questo momento ha il coraggio di dirlo.

Il viaggio. La prossima settimana la legge arriverà in Consiglio regionale con una procedura di urgenza. Senza passare dall’esame della commissione. Ma si dovrà in ogni caso rispettare un rigido protocollo. La Regione segue una norma europea che si chiama “Salvataggio e ristrutturazione”. In cui l’iter è già tracciato. La legge approvata dovrà essere valutata da un advisor che ne deve certificare l’esistenza di un piano di salvataggio e ritrutturazione. Il processo deve essere notificato a Bruxelles e alla Corte dei conti e deve avere il via libera. In modo informale prevedere l’ok finale entro 5 mesi è una visione molto ottimistica.

Il passo fondamentale. Ma l’avvio del processo è fondamentale. «Siamo soddisfatti perché abbiamo fatto partire un processo delicato e complesso – spiega l’assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana –. Ora servirà portare avanti l’iter». La Regione ora comunicherà all’Ue la sua scelta. L’intervento per salvare il Riviera del Corallo è di oltre 15 milioni di euro. 12 arrivano dalla Regione, il resto dalla Sfirs.

La privatizzazione. Ma la scelta di ricapitalizzare la Sogeaal non contrasta con il bando per la sua privatizzazione, che scade il 28 novembre. Se qualcuno presenterà un offerta per acquistare le quote della società di gestione si seguirà questa strada, in caso contrario si andrà avanti con la ricapitalizzazione pubblica. Strada che la Regione gradisce meno perché molto più lunga della prima.

Il macigno. Per ora la Sogeaal sembra desiderata come un congelatore al Polo nord. Ma in questo gioco sadico di incastri c’è una notizia che potrebbe trasformare il rospo in principessa. Sulla società di gestione dello scalo c’è anche la spada dei 10 milioni di euro di iva da pagare. In teoria la Sogeaal dovrebbe versare all’Erario il mega assegno, proprio per gli aiuti dati tra il 2010 e il 2013 alle compagnie low cost. Soldi su cui non sarebbe stata pagata l’iva. Ora la commissione tributaria esamina il caso e si dovrebbe pronunciare in tempi stretti. Senza l’ulteriore fardello di 10 milioni di euro la Sogeaal potrebbe ritornare a essere appetibile per un privato, che in ogni caso dovrebbe sborsare 10 milioni di euro per acquistare il 70 per cento delle quote dalla Regione.

Gli incentivi. L’ultimo capitolo riguarda gli incentivi. I soldi che la Regione dovrebbe mettere per attirare le compagnie low cost, aprire nuove rotte e conservare quelle storiche. In pole position c’è Ryanair, ma anche altre compagnie potrebbero farsi avanti. Ma anche in questo caso serve un bando. Scartata la prima ipotesi, fantasiosa, di fare un’unica legge che prevedesse la ricapitalizzazione della Sogeaal e i fondi per le low cost, la Regione porta avanti un’altra strategia. La prossima settimana definirà anche il disegno di legge sugli interventi per incentivare il traffico aereo internazionale. L’ultimo anello della catena a cui è appeso il futuro dello scalo di Alghero. Anche in questo caso servirà una cifra vicina ai 10 milioni di euro.

La scelta politica. Quasi inutile dire che su questa operazione la giunta si gioca una grossa fetta dei consensi. Non solo per la pressione del Nord dell’isola. La legge approvata in giunta è stata proposta dal presidente Francesco Pigliaru, e dall’assessore ai Trasporti Massimo Deiana. E anche il sostegno del ministro ai Trasporti Graziano Delrio ha l’effetto di rafforzare la posizione della giunta. Che sul caso Alghero ha mobilitato quattro direzioni generali - Presidenza, Area legale, Trasporti, Bilancio - la Sfirs, nella duplice veste di socio della Sogeaal e di advisor. In parallelo ha creato un tavolo tecnico che verifica la possibilità che le azioni proposte possano superare i mille ostacoli imposti dall’Europa. Una corsa doppia che da una parte deve scongiurare il rischio di una stagione senza voli low cost, ma ancora di più che l’aeroporto di Alghero collassi sotto una montagna di debiti.

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