Voucher-spesa, così cambia l’assistenza a Porto Torres
I servizi sociali consegnano le prime tessere a 9 famiglie in difficoltà. L’assessora: «Intervento incisivo, equo e trasparente»
PORTO TORRES. Consegnando le prime nove tessere ad altrettante famiglie indigenti, l’amministrazione comunale ha avviato la sperimentazione del voucher sociale in formato cartaceo elettronico per l’acquisto di beni a favore delle famiglie bisognose. Si tratta di un sistema che, utilizzando una carta con un codice univoco, identifica e certifica in tempo reale l’acquisto e sostituisce gli aiuti in denaro,
Il nuovo sistema della carta elettronica è stato messo a punto dai Servizi sociali ed è stato presentato ieri dall’assessora alle Politiche sociali Rosella Nuvoli, dal sindaco Sean Weeler e dal responsabile dei Servizi sociali del Comune Marcello Tellini. Se l’esperimento funzionerà, il sistema sarà utilizzato anche per una parte cospicua di danari vincolati messi a disposizione dalla Regione per le povertà estreme. «L’idea e l’implementazione del progetto del voucher sociale è stato uno dei primi atti di indirizzo politico dell’ex assessore Sebastiano Sassu – ha detto Rosella Nuvoli –, dato alla struttura nell’ottica di un nuovo modo di sperimentare il welfare nella realtà locale e di rendere l’intervento pubblico incisivo, equo e trasparente».
L’erogazione di danaro contante non ha consentito finora di comprendere bene se effettivamente i danari erogati vadano realmente a destinazione ber il soddisfacimento di bisogni socio assistenziali concreti espressi dall’utente nel momento in cui si presenta a chiedere aiuto ai servizi sociali.
«Nella attuale situazione economica portotorrese è impensabile ed iniquo fare in modo che risorse pubbliche possano essere mal utilizzate e disperse o distorte in consumi e acquisti che ben poco hanno a che fare con l’aiuto reale alle famiglie bisognose – ha aggiunto il responsabile dei Servizi sociali Marcello Tellini –, soprattutto la sperequazione di danaro pubblico in beni che ben poco hanno a che fare con i bisogni primari, è anche poco rispettoso nei confronti dei cittadini che quotidianamente con il loro lavoro e tasse versate partecipano attivamente alla vita comunitaria».
Per trasparenza amministrativa, anche se si poteva tecnicamente effettuare un affidamento diretto, si è deciso di procedere ad una gara ad evidenza pubblica aggiudicata alla Day Service, multinazionale che ha tra le sue attività una sezione specifica dedicata al welfare. «Gli sviluppi futuri – ha concluso l’assessora Nuvoli –, se si avranno riposte positive alla sperimentazione, saranno quelli di sostituire quasi integralmente tutte le somme di danaro che verranno erogati dall’ente a persone in difficoltà socio economica: i vantaggi che si trarranno saranno la razionalizzazione delle risorse, la tracciabilità delle spese e la riduzione e azzeramento dei tempi necessari di risposta ai bisogni socio assistenziali».
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