La Nuova Sardegna

Sassari

Voucher-spesa, così cambia l’assistenza a Porto Torres

di Gavino Masia
Voucher-spesa, così cambia l’assistenza a Porto Torres

I servizi sociali consegnano le prime tessere a 9 famiglie in difficoltà. L’assessora: «Intervento incisivo, equo e trasparente»

29 ottobre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Consegnando le prime nove tessere ad altrettante famiglie indigenti, l’amministrazione comunale ha avviato la sperimentazione del voucher sociale in formato cartaceo elettronico per l’acquisto di beni a favore delle famiglie bisognose. Si tratta di un sistema che, utilizzando una carta con un codice univoco, identifica e certifica in tempo reale l’acquisto e sostituisce gli aiuti in denaro,

Il nuovo sistema della carta elettronica è stato messo a punto dai Servizi sociali ed è stato presentato ieri dall’assessora alle Politiche sociali Rosella Nuvoli, dal sindaco Sean Weeler e dal responsabile dei Servizi sociali del Comune Marcello Tellini. Se l’esperimento funzionerà, il sistema sarà utilizzato anche per una parte cospicua di danari vincolati messi a disposizione dalla Regione per le povertà estreme. «L’idea e l’implementazione del progetto del voucher sociale è stato uno dei primi atti di indirizzo politico dell’ex assessore Sebastiano Sassu – ha detto Rosella Nuvoli –, dato alla struttura nell’ottica di un nuovo modo di sperimentare il welfare nella realtà locale e di rendere l’intervento pubblico incisivo, equo e trasparente».

L’erogazione di danaro contante non ha consentito finora di comprendere bene se effettivamente i danari erogati vadano realmente a destinazione ber il soddisfacimento di bisogni socio assistenziali concreti espressi dall’utente nel momento in cui si presenta a chiedere aiuto ai servizi sociali.

«Nella attuale situazione economica portotorrese è impensabile ed iniquo fare in modo che risorse pubbliche possano essere mal utilizzate e disperse o distorte in consumi e acquisti che ben poco hanno a che fare con l’aiuto reale alle famiglie bisognose – ha aggiunto il responsabile dei Servizi sociali Marcello Tellini –, soprattutto la sperequazione di danaro pubblico in beni che ben poco hanno a che fare con i bisogni primari, è anche poco rispettoso nei confronti dei cittadini che quotidianamente con il loro lavoro e tasse versate partecipano attivamente alla vita comunitaria».

Per trasparenza amministrativa, anche se si poteva tecnicamente effettuare un affidamento diretto, si è deciso di procedere ad una gara ad evidenza pubblica aggiudicata alla Day Service, multinazionale che ha tra le sue attività una sezione specifica dedicata al welfare. «Gli sviluppi futuri – ha concluso l’assessora Nuvoli –, se si avranno riposte positive alla sperimentazione, saranno quelli di sostituire quasi integralmente tutte le somme di danaro che verranno erogati dall’ente a persone in difficoltà socio economica: i vantaggi che si trarranno saranno la razionalizzazione delle risorse, la tracciabilità delle spese e la riduzione e azzeramento dei tempi necessari di risposta ai bisogni socio assistenziali».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Caro vita

Inflazione fuori controllo, la spesa è una via crucis: «Giusto azzerare l’Iva»

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative