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La proposta di gestione torna in commissione

La proposta di gestione torna in commissione

PORTO TORRES. La proposta progettuale per la gestione della stazione marittima “Nino Pala” da affidare alla società in house Multiservizi, argomento illustrato ieri mattina in consiglio comunale,...

16 novembre 2016
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PORTO TORRES. La proposta progettuale per la gestione della stazione marittima “Nino Pala” da affidare alla società in house Multiservizi, argomento illustrato ieri mattina in consiglio comunale, deve ritornare in commissione consiliare per un ulteriore approfondimento.

A chiedere la sospensione è stato il capogruppo del M5S Gavino Bigella - dopo una riunione di maggioranza e un incontro con i capigruppo consiliari -, probabilmente perplesso dalle dichiarazioni rilasciate durante il dibattito dal consigliere Franco Pistidda.

«Domenica mattina alle 9,30 mi sono recato alla stazione marittima – ha detto l’esponente del Centro democratico – e ho trovato entrambi gli ingressi chiusi con dei lucchetti e la gente fuori che aspettava di entrare: su quella struttura è necessario anche porre attenzione sulla pulizia periodica della copertura in legno e sulla tinteggiatura, cose che non ho mai visto fare, e mi sembra una indecenza dare un affidamento per dei lavori che non sono stati mai fatti».

Anche per il consigliere Claudio Piras «parte dei lavori previsti nel capitolato non sono stati mai eseguiti, quindi quello che non verrà fatto entro il 31 dicembre deve essere scorporato dai pagamenti alla società in house».

Costantino Ligas e Alessandro Carta hanno difeso l’operato della Multiservizi, impegnata per tanti anni su più fronti nel territorio comunale, ma dopo un consulto tra tutti i capigruppo consiliari si è deciso di riportare l’argomento di nuovo in commissione Patrimonio per cercare di trovare unanimità di vedute sull’affidamento della gestione della stazione marittima alla Multiservizi.

La proposta di delibera per la convenzione di un anno di gestione e manutenzione è stata calcolata in 21mila euro, di cui il 50 per cento per spese di mano d’opera e l’altro 50 per cento per spese di manutenzione. (g.m.)

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