La Nuova Sardegna

Sassari

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Successo per il coro corso “Tavagna”

Successo per il coro corso “Tavagna”

OSILO. Emozioni che si rincorrono fra sacro e profano, atmosfere a tratti mistiche, a tratti giocose, impasti di voci che trasformano le dissonanze in armonie. E un pubblico davvero numeroso, che si...

19 novembre 2016
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OSILO. Emozioni che si rincorrono fra sacro e profano, atmosfere a tratti mistiche, a tratti giocose, impasti di voci che trasformano le dissonanze in armonie. E un pubblico davvero numeroso, che si è fatto trasportare dai monti e dalle valli della Corsica alla cima del Tuffudesu, in un viaggio dove il canto popolare si è espresso in tutta la sua forza e la sua profondità. Un grande concerto, quello del gruppo corso dei Tavagna e del gruppo osilese Sa cantoria de su Tuffudesu, oltre due ore di canto polifonico e a cuncordu, sottolineate da applausi scroscianti e prolungati. Introdotta dal sindaco Giovanni Ligios, e presentata da Pina Muroni, la serata è stata aperta da Sa cantoria, con un “Kirye” a cuncordu di straordinaria suggestione. Dopo un secondo brano a cuncordu, “Sanctus”, è stata la volta di “Serenada”, una poesia d’amore scritta dal poeta osilese Antonio Domenico Migheli e armonizzata dal direttore del coro, Michele Sai. Gli altri brani eseguiti da Sa cantoria di Osilo, sono stati “S’anghelu”, “Abila”, “Murinedda puddighina”, tutti con testi, musica e armonizzazione di Michele Sai. Alla fine, la formazione osilese ha intonato l’Anniversariu di Minetta, dei Tavagna, e lì si è inserito il coro corso, che ha iniziato la sua esibizione. Gli ospiti hanno magistralmente esordito con un terzetto di canti della loro terra: il canto in paghjella, seguiti da un terzetto di brani attinti dal loro repertorio sacro. Tra questi la bellissima “Salutaris Hostia” e “Agnus Dei”, particolarmente apprezzata dai presenti. Poi la formazione corsa ha offerto il meglio dei canti del proprio repertorio teatrale di composizione del musicista Malcom Botwell: “Nunda” “Più nun si sa” e “L’omu seguita” hanno conquistato il pubblico, affascinato dall’inseguimento vocale messo in armonia dalle esperte ed avvincenti voci dei corsi.

Il concerto è finito con l’esecuzione di “Deus ti salvet Maria” eseguita con i due cori uniti, per l’ovazione finale del grande pubblico presente.

Mario Bonu

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