La Nuova Sardegna

Sassari

Il polo elettrico di Terna: «Risparmi per 70 milioni»

di Mauro Tedde
Il polo elettrico di Terna: «Risparmi per 70 milioni»

L’ad Del Frate: «È la cifra annua quantificata per effetto delle interconnessioni» La centrale di Codrongianos inaugurata da Renzi è all’avanguardia in Europa

20 novembre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





CODRONGIANOS. Quella inaugurata giovedì scorso dal presidente del Consiglio Matteo Renzi non è una centrale come tante altre. Il nuovo polo di Codrongianos è infatti un laboratorio multi tecnologico che Terna ha realizzato in questi anni in quello che sarà una sorta di “ombelico elettrico” di tutta la Sardegna ma non solo.

Grazie ai sistemi di accumulo, ai compensatori sincroni, allo storage lab e al collegamento marino da record di cui dispone, il Sapei, la centrale di Codrongianos rappresenta di fatto il centro energetico tecnologicamente più avanzato d’Europa, che ha permesso a Terna di avviare la sperimentazione di diverse tecnologie d’eccellenza e di trasformarle in progetti concreti.

Un vero e proprio laboratorio dell’energia per sviluppare il sistema integrato Smart Island che renderà più sostenibili, più indipendenti e più rispettose dall’ambiente le isole minori non connesse con la rate elettrica nazionale. «La scelta della Sardegna nasce da fatto che un’isola è più facile da gestire, ma anche perché ha diverse fonti di approvvigionamento – ha spiegato l’amministratore delegato di Terna, Matteo Del Frate – e il polo di Codrongianos, con le sue inteconnessioni, permetterà di risparmiare ben 70 milioni di euro l’anno».

In Sardegna Terna gestisce 4.323 km di linee in alta e altissima tensione e 25 stazioni elettriche che impegnano 170 addetti. La potenza complessivamente installata in Sardegna è pari a circa 5 mila MW e la principale fonte di alimentazione degli impianti termoelettrici è il carbone (quasi la metà) seguono gas, gasolio, e olio combustibile.

Nel 2015 la Sardegna ha prodotto 11.618 GWh di energia elettrica destinata al consumo, con un surplus pari ad oltre il 30 per cento. Questo significa che la nostra isola esporta un terzo dell’energia che produce verso la Corsica e le regioni dell’Italia peninsulare per soddisfare il loro fabbisogno elettrico.

Le fonti rinnovabili coprono il 43% dei consumi elettrici grazie a 325 impianti eolici (1.028 MW di potenza, l’11% del totale nazionale), 32.912 impianti fotovoltaici (732 MW), 18 impianti idroelettrici e 48 impianti termoelettrici.

Grazie al nuovo polo di Codrongianos , Terna può vantare il primo impianto al mondo di batterie per numero di tecnologie presenti e il più grande impianto di accumuli d’Europa.

Lo storage lab è il più grande impianto di storage d’Europa e ha il primato per numero di tecnologie utilizzate (ben sette) e infine Codrongianos ha il primato italiano di ospitare due compensatori sincroni di Terna per una migliore gestione delle fonti rinnovabili. Sardegna terra di primati e di eccellenze insomma.

Il Sapei (che parte da Fiumesanto e arriva a Latina) è in effetti il più profondo e il più esteso cavo sottomarino al mondo mentre il Sacoi (Sardegna-Corsica-Italia), realizzato cinquant’anni fa, è il più lungo collegamento tri-terminale in corrente continua al mondo.

Terna punta ad investire ancora in Sardegna. E come ha sottolineato la presidente Catia Bastioli durante l’incontro con Renzi si dovrà innanzitutto puntare a realizzate il nuovo cavo del Sacoi, che ha già mezzo secolo, ma sono già state individuate anche tre nuove zone utili in cui mettere a terra fino a 200 MW di energia fotovoltaica.

«Terna è una azienda leader nella sostenibilità e abbiamo già investito 500 milioni di euro – ha spiegato ancora la presidente Catia Bastioli – ma puntiamo a dare priorità alle rinnovabili per usare gli altri produttori per coprire il residuo».

Video

Raggiunto l'accordo per la Giunta, Alessandra Todde: «I nomi degli assessori subito dopo Pasqua»

Le nostre iniziative