Klebsiella, i sindacati: Moirano intervenga
Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro al super manager sulle infezioni ospedaliere «È un chiaro sintomo di poca cura. Ora ci dica in che direzione vuole andare»
SASSARI. Dopo l’ennesimo allarme per le infezioni batteriche che hanno invaso i reparti degli ospedali sassaresi, le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil suonano la sveglia al direttore generale della Asl 1, e futuro manager dell’azienda unica sarda, Fulvio Moirano.
Negli ultimi giorni in diversi reparti dell’ospedale Santissima Annunziata e delle Cliniche mediche sono stati registrati oltre dieci casi di infezioni iper virulente da batteri come Klebsiella e Clostridium. Casi che hanno colpito pazienti già ricoverati nei reparti, e che quindi avrebbero contratto le infezioni nel loro letto d’ospedale. Una situazione limite che, hanno denunciato i sindacati, sta diventando una costante nelle strutture sanitarie sassaresi.
E ora, con le nomine dei nuovi vertici della sanità isolana, le sigle sindacali chiedono che si trovi una soluzione definitiva, a questo e agli altri innumerevoli problemi che affliggono il sistema: «Pur comprendendo la mole di lavoro in capo al direttore generale Fulvio Moirano, il cui mandato è di incorporare le otto Asl sarde in un unico organismo che si chiamerà “Azienda per la Tutela della Salute”, quello che emerge dai fatti e dalle innumerevoli segnalazioni che pervengono quotidianamente, è che il processo di riforma in atto sembrerebbe l’unica priorità dell’agenda di coloro i quali rappresentano e decidono sulle sorti di tutto il sistema», attaccano i segretari territoriali Salvatore Terrosu (Cgil Fp), Antonio Monni (Cisl Fp) e Dario Cuccuru (Uil Fp). Da mesi i sindacati aspettano invano una convocazione da parte del direttore generale proprio per mettere sul tavolo i problemi più urgenti: «Abbiamo chiesto da tempo un incontro sindacale al direttore generale, esattamente per rappresentare tutta la nostra disponibilità e voglia di cambiamento affinché si possa davvero voltare pagina dopo due anni di commissariamento della Asl di Sassari», spiegano i rappresentanti dei lavoratori.
«A tutt’oggi non si capisce bene quale sia la rotta, quale metodo intende perseguire l’assessorato e il “super” manager Moirano per dare risposte o perlomeno segnali tangibili che qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta», continuano. «Non si capisce se questa riforma la vogliono portare avanti in solitudine, oppure intendono avvalersi dell’istituto della partecipazione, attraverso il coinvolgimento delle Organizzazioni di rappresentanza e degli attori principali che quotidianamente timbrano un cartellino per garantire servizi e prestazioni sanitarie».
I sindacati colgono l’occasione per rovesciare sul tavolo di Moirano tutte le vertenze aperte su sicurezza, organizzazione, carenza di personale: «Le partite aperte sono tante, a cominciare da quelle di tipo contrattuale, non da meno ci preoccupa fortemente il tema occupazionale, primo fra tutti la numerosa platea di lavoratori precari e coloro i quali operano in regime di appalto nei servizi di ausiliariato. Così come la tanto attesa incorporazione dell’ex Ipab San Giovanni Battista di Ploaghe, rispetto alla quale al momento non si conoscono tempi e modi di conclusione del procedimento».
Tutti problemi per i quali non c’è più tempo da perdere: «Sono tutte criticità che provengono dalle passate gestioni, rispetto alle quali tuttavia appare inderogabile individuare momenti di incontro e di discussione nei tavoli preposti, peraltro oggetto di atti deliberativi regionali e della stessa Asl sassarese».