Porto, un regolamento in nome della sicurezza
La capitaneria ha prodotto il documento che lega insieme norme e consuetudini Il comandante Bianca: «Finalmente ci sono delle linee chiare da seguire per tutti»
PORTO TORRES. La capitaneria di porto ha prodotto il primo Regolamento di sicurezza dello scalo marittimo e della rada di Porto Torres che entrerà in vigore nei prossimi giorni. Un anno di lavoro impostato dal comandante Paolo Bianca sin dal suo arrivo in Capitaneria dal comando di Civitavecchia. Una full immersion normativa portata avanti col supporto della struttura tecnica e con la collaborazione dei piloti del porto, del chimico del porto, dei servizi nautici ormeggiatori e barcaioli.
Lo scalo turritano aveva bisogno di un Regolamento che riconducesse in un unico documento tutte le norme relative a cosa fare e cosa non fare all’interno dell’area portuale, sia a mare che a terra, rinnovando le varie ordinanze dell’autorità marittima e legandole alla nuova normativa nazionale vigente in materia. «Il 90 per cento di questo Regolamento detta delle norme che prima non c’erano – dice il capitano di fregata – e codifica dei comportamenti che prima venivano sanzionati sulla base di leggi nazionali, del Codice della navigazione e su Regolamenti europei attualizzati dalla normativa nazionale».
Sulla navigazione in porto all’interno del bacino portuale tutte le navi, ad eccezione dei motopesca e delle navi mercantili e da diporto di stazza inferiore a 500 tonnellate, devono procedere con la massima prudenza ed assumere una “velocità di manovra” non superiore a 5 nodi. Altra novità sugli scali adibiti ad operazioni di piccola manutenzione, dove è consentita la sosta temporanea di unità di diporto e da pesca per un periodo non superiore alle 24 ore. E’ vietato effettuare operazioni di lavaggio della carena con il metodo dell’idropulitura a getto e delle operazioni di sabbiatura che comportino l’uso della fiamma, mentre per effettuare piccoli ritocchi di pitturazione è consentito esclusivamente l’uso del pennello.
Nel Regolamento è stata riproposta anche la norma in vigore durante la stagione balneare, nella fascia oraria compresa tra le 8 e il tramonto, riservata a tutte le navi superiori a 500 tonnellate in navigazione nelle acque del circondario marittimo: in fase di avvicinamento al porto hanno infatti l’obbligo di navigare ad una distanza non inferiore a 3 miglia dalla costa fino all’ingresso nella zona regolamentata.
«Abbiamo finalmente delle linee da seguire – aggiunge il comandante Bianca – e sulle quali il personale della Capitaneria si deve adeguare per sanzionare comportamenti che non sono corretti: con il Regolamento cerchiamo di dare una linea anche all’utenza portuale generale, alle barche da pesca, alle barche da diporto e al naviglio mercantile, per aumentare la sicurezza delle operazioni portuali e della navigazione».