La Nuova Sardegna

Sassari

La città dei poeti in limba capitale della musica rap

di Barbara Mastino

Corso con il gruppo Menhir in sardo, inglese e italiano per avvicinare i due generi La Scuola civica ha lavorato con il Premio Ozieri che era presente negli stand

05 gennaio 2017
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OZIERI. Si conclude oggi uno dei tre progetti che hanno maggiormente caratterizzato il Natale Ozierese 2016: la Scuola Civica di Musica in Rap, tre giorni di whorkshop organizzati dall’assessorato alla Cultura del Comune di Ozieri con la Scuola Civica di musica del Monte Acuto diretta da Ugo Spanu e l’associazione Arte e Musica presieduta da Michele Costanzo nell’ambito del progetto “Dall’aula al palcoscenico”.

Un progetto che si è articolato in altri due momenti: il primo è stato un grande concerto in piazza Garibaldi tenutosi venerdì scorso, che ha visto la partecipazione degli allievi della scuola civica di musica - i musicisti Federico Pisanu Marta Zanza, Davide Cossu e le voci Laura Mulas, Alessia Bazzu e Giulia Spanu - delle band locali Lymantria e Tempi DiSpari, del duo Amalia Farris e Marta Cantara, del gruppo dei Tottumpare, della band The Funky President con la straordinaria voce dei Sandalia Sara Ledda.

Il secondo, in programma domani 6 gennaio, è “Il Bequadro della Befana”: Epifania in classica per solisti ed ensembles della scuola Monte Acuto, alle 19 nel teatro Oriana Fallaci. La Scuola di Musica in Rap, nello specifico, è un innovativo percorso poetico-creativo in sardo, italiano e inglese dai toni fortemente innovativi curato dal gruppo rap dei Menhir, che per tre giorni ha avuto come base operativa la patria del Premio Ozieri di Letteratura Sarda ma anche della Scuola Internazionale per Armonizzatori e Direttori di Cori Tradizionali Sardi, nata di recente proprio per valorizzare l’antica arte del canto corale. La Scuola in Rap ha avuto una forte sinergia con il Premio Ozieri, dimostrata dalla presenza allo stage del segretario Antonio Canalis agli incontri con i rapper. «Ho accettato l’invito - ha detto Canalis - perché credo che la presenza dei poeti possa indurre i rappers a ragionare in modo nuovo. Conoscere e costruire endecasillabi e ottonari può favorire il miglioramento dei versi utilizzati da chi compone rap».

Il progetto si salda inoltre con l’esperienza della Biennale Ozieri per Cori Tradizionali Sardi, che in giuria, da un trentennio, per valutare la qualità poetica dei brani inediti proposti dai cori, si affida proprio a un poeta. «Le strutture musicali utilizzate nel rap - spiega il direttore artistico del whorkshop Antonio Deiara - non di rado sono assai deboli in termini melodici ed armonici, pertanto non è azzardato affermare che si tratti di composizioni fondamentalmente di competenza dei poeti. Ozieri è all’avanguardia anche in questo ambito poetico-musicale - conclude Deiara - con la Scuola per Armonizzatori e Direttori di Cori Sardi che propone nuovi percorsi formativi rivolti alle nuove generazioni». Uno spirito che sicuramente si concretizzerà in nuovi futuri progetti.

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