Ittiri, non chiuderà l’ambulatorio di Igiene
Il sindaco Antonio Sau ha ottenuto dalla Asl l’apertura al pubblico per due volte alla settimana
ITTIRI. Si parla spesso, e con sempre maggior frequenza, di episodi di malasanità che riguardano tutto il territorio nazionale e che generano un sentimento diffuso di condanna per la gestione di un servizio, di primaria importanza per il cittadino, quello sanitario, appunto. A Ittiri, invece si assiste a una situazione emblematica sul fronte dell’efficienza. La vicensa è cominciata ai primi di dicembre quando il sindaco Antonio Sau, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, ha verificato si persona ciò che stava accadendo all’ospedale Alivesi. «Avevamo necessità di capire - afferma il primo cittadino - cosa c’era di concreto nelle voci che parlavano di una paventata chiusura dell’ambulatorio di Igiene. In quella sede abbiamo appreso che, a causa dell’assenza per malattia del medico responsabile l’ambulatorio sarebbe stato chiuso, senza un termine temporale e che l’infermiera sarebbe stata trasferita ad Alghero. Abbiamo ritenuto inaccettabile la chiusura di un servizio così importante, ancor di più in un periodo di vaccinazioni». Sau e l’assessore Caterina Piras si sono subito attivati per contattare i vertici della Asl e nel giro di qualche ora hanno ottenuto l’impegno per la continuità del servizio, seppure per due giorni la settimana: il martedì e il giovedì, e per il momento, limitatamente al mese di gennaio 2017. È potuto, così, rientrare l’allarme in atto soprattutto nelle famiglie con vecchi e bambini. «L’ambulatorio rimarrà comunque aperto tutti i giorni - precisa Sau - in quanto l’infermiera continuerà a ricevere le prenotazioni, a garantire informazioni e a organizzare le giornate di lavoro. Devo riconoscere - conclude il sindaco Sau - la piena disponibilità della dirigenza del servizio di Igiene e Ambiente del Distretto di Alghero che ha compreso le nostre esigenze e la conseguente tempestività dell’intervento risolutivo che attutisce il disagio garantendo un servizio indispensabile ai cittadini». Un esempio di come la sensibilità, la tempestività, la responsabilità e la collaborazione, ascritte, indistintamente, alla puntualità dell’istituzione che rappresenta i cittadini e alla tempestività di una dirigenza responsabile e produttiva, possono costituire le componenti minime, ma indispensabili, per la soluzione di problemi che, se non affrontati nell’immediato, diventano, col passare del tempo, sempre più complicati e difficili da risolvere.
Vincenzo Masia