Lavori urgenti, la scuola di Muros chiude con il primo quadrimestre
I bambini delle elementari e della materna saranno trasferiti a Ossi sino alla fine delle lezioni Il cantiere avviato in tutta fretta per non perdere i finanziamenti regionali del progetto Iscol@
MUROS. Dal 15 febbraio, e sino alla fine dell’anno scolastico in corso, gli alunni della scuola elementare e quelli della scuola materna traslocheranno dal caseggiato di Piazza Nassirya in altra sede: i primi saranno ospitati a Ossi nel caseggiato di via Europa, i secondi al Centro Culturale di Muros. Lo ha comunicato ai genitori il sindaco Federico Tolu in una riunione convocata d’urgenza il 13 gennaio scorso per informare che il provvedimento si è reso necessario per l’imminente avvio dei lavori di adeguamento del caseggiato scolastico previsti nell’ambito del bando regionale Iscol@. Secondo quanto riferito dal sindaco la tempistica dei lavori è dettata dalla richiesta perentoria da parte della Ras di completare i lavori entro il 15 giugno e presentare la relativa rendicontazione entro il 15 luglio. Tale perentorietà ha probabilmente un fondamento e una giustificazione nell’iter procedurale della pratica, che si inserisce in un progetto regionale che ha già dei tempi e delle scadenze proprie, ma che ha dovuto anche fare i conti col passaggio di consegne tra amministrazioni a seguito delle ultime elezioni amministrative. Il finanziamento del progetto, recepito dalla precedente giunta Scano, sarebbe dovuto essere destinato in origine al vecchio caseggiato di via Cesare Battisti, dismesso da qualche anno e da allora in stato di abbandono. Ma problemi strutturali e di degrado avanzati avrebbero consigliato di non intervenire su questo caseggiato e chiedere di trasferire il finanziamento a quello di Piazza Caduti di Nassirya, che già ospitava gli alunni e su cui potevano essere sufficienti interventi di adeguamento e messa a norma. La burocrazia, come si sa, non perdona e il parere favorevole della Regione è arrivato con qualche ritardo. Una proroga è stata richiesta poi anche dalla nuova giunta del sindaco Tolu, che aveva necessità di mettere a fuoco la situazione amministrativa e di bilancio prima di procedere. La decisione del trasferimento ad Ossi, venuta dopo aver preso atto che né a Muros né nella vicina Cargeghe sono presenti edifici adeguati, ha naturalmente suscitato la reazione, da cui è scaturito un comitato spontaneo di genitori e cittadini allo scopo di evitare che l’operazione trasloco vada in porto. Da qui la decisione di inviare una lettera alla Regione. I lavori sono sicuramente necessari, scrivono, ma rilevano anche l’incongruenza dei tempi tecnici imposti rispetto al calendario scolastico, oltre ai disagi alle famiglie e ai bambini e alle notevoli spese che il Comune dovrà affrontare per il trasporto e l’adeguamento del Centro Culturale come Scuola dell’Infanzia. In conclusione si chiede agli Uffici regionali di valutare se i termini siano effettivamente perentori o se sia possibile una proroga che consenta l’effettuazione dei lavori nei mesi estivi.