«Nessun rischio crollo, fateci tornare a casa»
I condòmini della palazzina di via Torre Tonda si rivolgono al Comune: «Revocate l’ordinanza»
SASSARI. Una relazione di uno staff di professionisti, composta da architetti e ingegneri strutturali, dimostrerebbe che non ci sono pericoli di crollo all’interno dello stabile all’incrocio tra via Torre Tonda e corso Margherita di Savoia, sgomberato a dicembre dai vigili del fuoco.
Lo sgombero, oltre al disagio causato a una famiglia che viveva nella palazzina d’epoca, ha comportato la chiusura forzata di due attività commerciali. A quasi due mesi di distanza dal blitz dei vigili del fuoco i condomini puntano il dito contro l’amministrazione comunale che non avrebbe ancora tenuto conto della relazione dell’architetto Marcello Lubiani che avrebbe escluso pericoli e richiesto, pertanto, la revoca dell’ordinanza comunale, in modo da consentire anche il ripristino delle attività commerciali.
I vigili del fuoco si erano presentati in via Torre Tonda con i caschetti in testa il 10 dicembre scorso a seguito di una segnalazione anonima.
Uno dei proprietari, Giancarlo De Col il giorno stesso aveva dato incarico all’avvocato Luca Naseddu di occuparsi della vicenda. Il lunedì successivo era stato ottenuto un incontro presso il Comune di Sassari-Protezione Civile per conoscere l’esito dell’improvviso accertamento e individuare un percorso con l’amministrazione per trovare una soluzione.
È in quel momento che era stato nominato come consulente l’architetto Marcello Lubiani, che, su invito dell’amministrazione, aveva redatto, a seguito di un’analisi, una relazione dalla quale era emerso che non vi fossero pericoli di crollo, e aveva richiesto al Comune la revoca dell’ordinanza che aveva portato allo sgombero e alle transenne lungo il perimetro della palazzina. Lo staff di professionisti era stato poi integrato con la nomina dell’ingegnere strutturale Mirko Sanna. «Dietro incarico della proprietà - spiega l’avvocato Naseddu - in passato lo stabile era stato oggetto di un accertamento strutturale che aveva dato esito positivo e che era in corso uno studio per il semplice rifacimento della facciata».
«Siamo in attesa di un provvedimento da parte del Comune di Sassari che si auspica sia favorevole - spiega Lucio Cabras uno dei proprietari - del resto, i vigili del fuoco hanno interdetto l’accesso alla stabile solo per il tempo strettamente necessario alla verifica da parte di un professionista abilitato». Professionista, che era stato nominato immediatamente dall’assemblea condominiale. Ora la palla passa al Comune. (l.f.)